Studiare musica prima dei 7 anni può portare ad essere dei buoni musicisti
17 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Far studiare musica ad un bambino prima dei 7 anni lo farà diventare, molto probabilmente, un buon musicista.
A dimostrarlo è una ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience secondo cui l’approccio di un bambino alla musica prima dei 7 anni lo porterà a sviluppare un’area del cervello che lo farà diventare un buon musicista.
La ricerca ha coinvolto 36 musicisti professionisti e mostra che nel cervello di coloro che hanno iniziato a studiare musica prima dei sette anni il ‘corpo calloso’, una struttura chiave che collega i due emisferi, è più sviluppato, ha una migliore organizzazione delle fibre nervose che sono ben connesse tra loro.
Il corpo calloso, spiega al magazine New Scientist il coordinatore dello studio Christopher Steele del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences a Leipzig, Germania, gioca un ruolo chiave per migliorare velocità e sincronizzazione nell’esecuzione di compiti che richiedono l’uso contemporaneo di entrambe le mani, come quando si suona uno strumento. Gli esperti hanno visto che questa struttura neurale è meglio sviluppata nel cervello dei musicisti che hanno iniziato musica prima dei sette anni e ben distinguibile del corpo calloso di quelli che hanno iniziato a studiarla più tardi. Il corpo calloso di questi ultimi, invece, è indistinguibile da quello di chi non studia affatto musica. È possibile che superati i 7 – 8 anni si chiuda un’importante finestra temporale per lo sviluppo del cervello e che studiare musica entro quella finestra temporale sia un’ottima palestra in questa fase di sviluppo neurale.
Insomma, questo non vuol dire che iniziare a studiare musica dopo quell’età ci porti a non avere speranze ma, di certo, prima si inizia meglio è.