Mules, ovvero il ritorno dei sabot FOTO
20 Giugno 2017 - di Claudia Montanari
Scostumista – Mules, ovvero il ritorno dei Sabot. Si affermano anche questa stagione e si riconfermano per l’inverno prossimo i sabot, o meglio chiamarli mules se vogliamo sentirci più contemporanee.
Le mules sono scarpe rigorosamente aperte dietro, quindi pratiche da infilare, i primi modelli con tacco risalgono al XVIII secolo, solitamente rivestite di seta, con fitti ricami e broccati, ornate da fiocchi e fibbie preziose. Come non ricordare quelle disegnate da Manolo Blaníck dai colori confetto per Kirsten Dunst nel film Marie-Antoniette di Sophia Coppola?
Nel secolo scorso divengono molto popolari tra gli anni ’50 e ’60, negli anni ’70 cedono il passo alle clogs, ovvero zoccoli da indossare sotto le ampie gonne hippie e sotto i pantaloni a zampa. Tornano prepotentemente negli anni ’90, hanno il tacco sottile e la punta allungata, poi questo tipo di scarpa, pratica d’estate, un po’ meno d’inverno, (tant’è che sono state create calze e collant antiscivolo altrimenti c’è il rischio che la scarpa voli via) viene messa da parte per un po’ di anni.
Siamo a metà degli anni ’20 di questo millennio, le mules tornano, senza regole precise, ci sono mille versioni, flat, altissime, tacco chunky, open toe, accollate, di pelle o di stoffa, si adattano perfettamente al trend di questi questi anni: ovvero non esiste un unico trend.
Quelle di Marni, Jil Sander, e Maison Margiela sono nere accollate e con la punta allungata, stessa foggia per Prada e Altuzarra, si avvicinano alla linea degli anni ’90; mentre quelle di Gucci e di Gianvito Rossi hanno la forma di un mocassino; Celine, Vic Matiée e Marni giocano sulle geometrie dei tacchi. Hanno un aria retro anni ’50 i sabot dal tacco midi di Balenciaga. Le Dragon Mules di Gianvito Rossi invece sono in seta nera con un drago dorato ricamato, mentre le Hustle di Jimmy Choo sono di velluto con stelle dorate e borchie; anche Roger Vivier le progetta in velluto, ma la stella è unica con applicazioni di cristallo. Preziosissimi anche i sabot di N.21, in raso con l’iconico fiocco frontale, e inserto di un fiocco in cotone con ricami in paillettes argento e strass.
In commune hanno tutte un dictact: da sfilare rigorosamente con un leggero calcio per lanciarle in aria!
di Annapaola Brancia d’Apricena