Andrea Bocelli canta a Washington: Barack e Michelle applaudono
8 Febbraio 2013 - di lbriotti
WASHINGTON – Applausi di Barack Obama e della First Lady statunitense, Michelle, per Andrea Bocelli che si è esibito a Washington al 61esimo National Prayer Breakfast. Un riconoscimento senza precedenti per un artista italiano che ha preso parte al prestigioso evento, sponsorizzato sia dal Senato americano, sia dall’House of Represenatives Prayer Groups (il gruppo di preghiera ufficiale della Camera dei Deputati). Il National Prayer Breakfast è un momento di grande rilevanza per la politica mondiale, durante il quale i politici piu’ importanti del mondo si impegnano a collaborare con le altre nazioni nel comune obiettivo della preghiera.
L’evento, che dura come ogni anno 3 giorni, in questa 61esima edizione ha preso il via con l’esibizione di Bocelli di “Ombra mai fu”. La presenza del tenore è stata richiesta anche e soprattutto nella veste di personaggio pubblico strenuamente attivo nell’ambito della solidarietà, uomo di pace e di fede che, attraverso la propria attività artistica e l’impegno sociale (espresso tramite la Andrea Bocelli Foundation), promuove ovunque nel mondo i valori di fratellanza propri della cristianità.
Bocelli ha chiuso cantando l’Ave Maria ed è intervenuto affermando: “Vivo questa occasione come un sogno, dato che spesso, nel mio Paese, molti problemi sono motivati proprio dal fatto che i nostri politici di destra e sinistra non si confrontano, non parlano tra loro”, ha sottolineato il grande tenore italiano. “In questo Paese, dove ho ricevuto un enorme affetto, ho ricevuto oggi un ulteriore grande insegnamento: voglio tornare in Italia e trasmettere questa che per me è una lezione estremamente importante: la volontà di pregare insieme”.
Accanto al tenore, oltre 4mila invitati, provenienti da tutto il mondo con 200 delegazioni, si sono confrontati su temi di attualità mondiale, perfezionando collaborazioni internazionali su progetti di solidarietà, sviluppo e promozione umana. L’obiettivo dell’incontro è quello di continuare a sviluppare l’ideale della fraternità universale e una cultura della solidarietà ispirate ai principi contenuti nel Vangelo, per rendere sempre più universale la ricerca e la prassi del bene comune.
Al tavolo con Bocelli oltre al presidente Obama erano presenti anche il vice-presidente Joe Biden, i membri del governo in carica, i leader del Parlamento, i principali leader spirituali del mondo e i piu’ illustri uomini d’affari in America, Europa e resto del mondo.
(Foto Ap/LaPresse)