Memoria, perdete tutto? Non c’entra l’età, ma l’impulsività
17 Aprile 2014 - di Mari
BONN – Non trovate più le chiavi di casa? Per scoprire dove avete messo il telefonino dovete chiedere a qualcuno in casa di chiamarvi? Non vi preoccupate: episodi di ordinaria smemoratezza. In media, dicono gli esperti, si perdono di vista circa nove oggetti al giorno, e per lo più di uso comune: dal portafogli agli occhiali da sole, dall’ombrello ai guanti. E l‘età non c’entra: casomai è questione di geni. E di sangue freddo: più si è impulsivi e più si perdono le cose. Lo rivela uno studio dell’Università di Bonn, in Germania, pubblicato su Neuroscience Letters.
I ricercatori hanno seguito 500 persone di circa 25 anni di età, sia donne sia uomini, sottoponendo loro questionari psicologico-cognitivi e all’analisi molecolare e genetica della saliva. I dati dimostrano che esiste una ‘suscettibilità’ che dipende da varianti del recettore della dopamina, detto DRD2, che è correlato all‘autocontrollo e all’impulsività, e il 75% degli sbadati possiede queste varianti.
Lo scienziato della Washington University, Mark McDaniel, suggerisce alcuni stratagemmi utili per non perdere più nulla: vanno dal mettere le cose negli stessi posti scelti in base ad una relazione con le nostre azioni, come mettere gli occhiali da lettura dove si legge il giornale, il carica cellulare alla solita presa, il portachiavi accanto alla porta, il portafogli nell’armadio dove si lasciano abiti, borse e giacche.
Inoltre, si deve associare l’oggetto alle immagini. Se ad esempio si deve comprare il pollo si deve pensare al macellaio e al banco specifico. Una volta al supermercato ci si ricorderà di metterlo nel carrello. E poi non fissarsi a cercare nel momento in cui si è nervosi, meglio attendere. Serve anche ricordarsi quando è stata l’ultima volta che un oggetto è stato usato, generalmente gli oggetti non son molto lontani da quel punto.
(Foto Ansa)