Aspirina in gravidanza riduce il rischio di gestosi
16 Agosto 2017 - di Mari
Assumere aspirina in gravidanza può aiutare le donne a prevenire una della complicanze più gravi e temute, la gestosi. Uno studio sul New England Journal of Medicine mostra che a beneficiare dell‘acido acetilsalicilico a basse dosi per la prevenzione della preeclampsia non sono solo le donne sane, ma anche quelle più a rischio.
La preeclampsia può comparire dopo la ventesima settimana di gestazione, e si presenta con un aumento improvviso della pressione del sangue e una elevata concentrazione di proteine nelle urine. E’ considerata tra le più frequenti cause di mortalità materna e perinatale, e può provocare distacco della placenta, insufficienza renale acuta, edema polmonare, emorragia cerebrale e convulsioni (eclampsia). La terapia con aspirina a basso dosaggio aveva già dimostrato di essere un’efficace per la prevenzione della patologia in donne sane.
I ricercatori del King’s College Hospital di Londra si sono concentrati sugli effetti in donne considerate ad alto rischio. Il trial clinico, in doppio cieco, ha coinvolto 1.620 donne predisposte alla malattia di 13 reparti di maternità tra Regno Unito, Spagna, Italia, Belgio, Grecia e Israele.
Le donne sono state suddivise casualmente in due gruppi: quelle del primo gruppo sono state trattate con 150 milligrammi di aspirina al giorno dall’11-14/ma settimana di gestazione fino alla 36/ma, mentre le donne del secondo gruppo hanno ricevuto un placebo. Nel gruppo sottoposto alla terapia con aspirina, i casi di preeclampsia sono stati 13 (1,6%), mentre nel gruppo di controllo 35 (4,3%). Tra i due gruppi non c’erano, invece, differenze significative rispetto ad altre complicanze o effetti collaterali.