1 bambino su 10 nasce prematuro. La Giornata Mondiale per informare
16 Novembre 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Ogni anno in Italia nascono 50 mila bambini prematuri e 10 milioni nel mondo: 1 su 10 viene alla luce troppo presto. È questo il senso della tenera immagine per la Giornata Mondiale del Neonato Prematuro, prevista lunedì 17 novembre 2014: 10 piccoli calzini di cui 1 è molto più piccolo degli altri. Un esercito di bimbi coraggiosi che hanno fame di nascere e vivere.
La storia di quei bambini che vengono al mondo prima della 37esima settimana di gestazione è sempre a sé. Un insieme di paura e speranza accompagna la vita di mamma e papà che accolgono il loro piccolo “guerriero” troppo presto.
Settimane in cui ogni minuto in più è una conquista e l’attesa di quell’agognato giorno si fa sempre più intensa: vedere il proprio piccolo riuscire a tornare a casa, con mamma e papà.
Perché i bambini che nascono prima delle 37 settimane di gravidanza necessitano di cure specifiche e attrezzature mediche complesse. Ma dal 2009 le storie di questi bimbi nati troppo presto viene accumunata il 17 novembre quando si celebra la Giornata Mondiale del Neonato Prematuro, che ha lo scopo di informare sulle strategie di contenimento dei rischi correlati alla nascita pretermine, spesso collegata all’età non giovanissima della partoriente, sensibilizzare sulle complicanze, promuovere una cultura attenta sia al bambino che alle famiglie.
In fondo, gli ultimi dati presentati dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) parlano chiaro: in Italia, nel 2012, sono nati 534.186 bambini, di questi il 7,2 % sono prematuri, l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. La Sardegna è la regione italiana nella quale nascono più prematuri (il 7,7% di quelli nazionali), mentre Molise e marche le regioni con il più basso tasso di parti prematuri. Grazie al miglioramento dell’assistenza neonatale e della diffusione delle Terapie Intensive Neonatali, oggi stimiamo che il 98,2% dei nati prematuri non ha problemi né complicazioni.
Ogni regione italiana il 17 novembre organizza con incontri ed eventi mirati a sensibilizzare i cittadini in merito ai parti prematuri. Mascha Rossetti, vicepresidente della Cicogna Sprint Onlus, spiega al Secolo XIX:
«Per ogni bambino che nasce prematuro, ci sono anche due genitori prematuri che stanno affrontando un momento di forte stress emotivo vedendo il loro piccolo ricoverato in terapia intensiva attaccato ad un macchinario per poter vivere. Lo scopo principale di questa giornata è quello di focalizzare l’attenzione sulla prematurità, far conoscere a tutti cosa stanno affrontando queste famiglie e spiegare i rischi a cui va incontro bambino nato “troppo presto” e dal peso inferiore al chilo»