Calvin Klein: via ai cambiamenti del Post-Raf Simons
11 Gennaio 2019 - di Claudia Montanari
Calvin Klein è pronta alla ristrutturazione dopo la fine dell’era Raf Simons.
Per il rilancio del marchio, la proprietaria Pvh Corporation studia i costi e le strategie da attuare. Dopotutto, quando Raf Simons è approdato a New York per dirigere Calvin Klein, ha aggiunto e cambiato molto all’interno del marchio.
Primo fra tutti, il lancio del nuovo nome per le sue collezioni presentate in passerella, Calvin Klein 205W39NYC. Ora, a poche settimane di distanza dalla notizia dell’addio di Simons, il marchio Calvin Klein ha rapidamente deciso di annullare i cambiamenti apportati dal designer. Secondo un comunicato stampa del CEO di Calvin Klein, Steve Shiffman, il marchio rinominerà la sua collezione di prêt-à-porter, abbandonando l’etichetta 205W39NYC. Non si sa ancora quale sarà il nome scelto, ma Shiffman ha sottolineato nel comunicato che il rilancio del marchio prevederà “un nuovo nome, approccio stilistico e direzione creativa”.
Chi prenderà il posto si Simons? Ancora è presto per dirlo, ma chiunque arriverà dovrà sicuramente fare i conti con il nuovo piano retail di CK, oltre ad una rivisitazione generale del brand per essere più digitale e smart.
Shiffman ha dichiarato che l’obiettivo per il marchio CK è di far crescere il marchio a 12 miliardi di dollari nelle global retail sales nei prossimi anni.
Con i suoi 9 miliardi di dollari di ricavi annuali, Calvin Klein è il secondo maggiore business di Pvh, che ha acquistato il marchio nel 2003. Distribuito in più di 110 Paesi conta più di 10mila addetti nel mondo e nei piani Shiffman, oltre a ripensare la strategia in passerella, vi è anche l’obiettivo di creare un brand più attivo online.