Categories: ambiente

Dagli scarti dell’uva creme e integratori beauty

Gli scarti dell’uva destinati alla discarica trasformati in creme di bellezza e integratori alimentari. È il progetto internazionale coordinato dall’Università di Cagliari. Rispetto ad esperienze simili ci sono due elementi di novità: il nano-incapsulamento dei principi attivi, frutto della ricerca scientifica dell’Ateneo, che consente di regalare maggiori benefici rispetto al passato. Con la possibilità, alla conclusione di un percorso di tre anni, di creare imprese o start up che diano profitti e posti di lavoro.

Le prime aziende di questo tipo potrebbero nascere in Sardegna. Il progetto si chiama Eni Cbcmed Bestmedgrape e coinvolge partner provenienti da Libano, Francia Tunisia e Giordania. Il budget complessivo è di 3,3 milioni di euro. Al centro dello studio c’è la vite, pianta coltivata in tutta l’area del Mediterraneo con un elevato potenziale commerciale non ancora sfruttato. In particolare, i sottoprodotti di lavorazione del vino vengono considerati scarti di difficile smaltimento.

Mentre, se ben sfruttati, hanno grandi chance di commercializzazione. L’obiettivo del progetto è promuovere il trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca sulla vite e sui possibili utilizzi dei sottoprodotti di vinificazione che possono essere trasformati in “nanoformulati” commerciali e innovativi destinati alla cura del corpo, al mantenimento di un buono stato di salute come integratori e creme beauty. Il fine ultimo è la nascita di nuove start up e imprese. Sono coinvolti nell’attività due dipartimenti e due centri servizi dell’Ateneo cagliaritano che operano in collaborazione con gli altri partner mediterranei.

Ognuno avrà la responsabilità di un un pezzo del percorso. Il gruppo coordinato da Gianluigi Bacchetta si occupa, ad esempio, della conservazione dei materiali genetici. E sta realizzando degli studi per individuare i protocolli di moltiplicazione dei vitigni autoctoni selezionati. Delicato anche il ruolo del team di Scienze biomediche coordinato da Micaela Morelli: testerà l’efficacia biologica delle “nanoformulazioni” prodotte. Infine, il Centro servizi per l’innovazione e l’imprenditorialità diretto da Maria Chiara Di Guardo che accompagnerà la creazione di imprese.

Claudia Montanari

Recent Posts

Quanti passi al giorno dovresti fare per ridurre il rischio di cancro, lo dice un nuovo studio

Un nuovo studio ha individuato il numero ottimale di passi giornalieri per ridurre il rischio…

2 giorni ago

Eataly Roma celebra le eccellenze campane con la “Cena delle Stelle”

Le eccellenze campane protagoniste della nuova Cena delle Stelle a Eataly Roma. Appuntamento lunedì 31…

2 giorni ago

Vuoi dimagrire? Occhio ai dolcificanti: “Aumentano la fame” e ostacolano la perdita di peso

L'uso dei dolcificanti artificiali è da tempo molto controverso. Considerati un'alternativa più salutare allo zucchero,…

2 giorni ago

Punti neri? Prova l’esfoliante coreano che sembra eliminarli davvero!

La skincare coreana continua a stupire con prodotti sempre più efficaci e innovativi. Tra i…

3 giorni ago

La Sora Pizza: l’amore per la pizza che profuma di casa

Per chi desidera scoprire nuovi sapori o semplicemente concedersi una pausa gustosa Nel cuore elegante…

4 giorni ago

Expocook 2025: Roma si accende di gusto (e di storie)

Dal 23 al 26 marzo, alla Fiera di Roma, un viaggio tra sapori, innovazione e…

5 giorni ago