Fumo uccide. Anche quello passivo. A rischio soprattutto i bimbi
14 Gennaio 2015 - di Mari
ROMA – Il fumo uccide. Anche se a fumare non siete voi. Gli ultimi dati del ministero della Salute dicono che, in Italia, ogni 80mila fumatori morti diecimila non fumatori muoiono per il fumo passivo. E i danni riguardano anche i bambini: a loro il fumo passivo provoca infezioni respiratorie, asma, otite acuta e addirittura alcuni casi di morte improvvisa nei lattanti.
I dati elaborati dall’Istituto superiore di sanità dicono che un quarto dei decessi dovuti alla sigaretta avviene tra i 35 e i 65 anni di età. A livello complessivo sono oltre un milione gli anni di vita in buona salute persi. Secondo alcune stime dei circa 80mila individui che perdono la vita ogni anno la metà lo fa per tumore, circa 22mila per malattie cardiache e 13mila per quelle respiratorie, a cominciare dalla Broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco). Le sigarette sono responsabili del 91% dei casi di cancro al polmone e contribuiscono per circa il 50% ai tumori di bocca, esofago, laringe, corde vocali, vescica, pancreas, rene, stomaco e sangue.
Anche se meno letale, il fumo passivo non è meno pericoloso: contiene almeno settemila sostanze diverse di cui 70 riconosciute come cancerogene, e provoca danni all’apparato respiratorio e cardiaco a cui sono particolarmente vulnerabili i bambini.
Ogni anno, stima sempre l’Iss, si possono attribuire al fumo 87 casi di morte improvvisa del lattante, 77mila casi di infezioni respiratorie acute sotto i due anni, 27mila casi di asma tra 6 e 14 anni, quasi 50mila casi di malattie respiratorie acute sempre nella fascia 6-14 e 64mila casi di otite acuta. Per quanto riguarda il fumo in auto uno degli studi più completi è stato compiuto dall’università di Aberdeen, che ha trovato che una sigaretta in macchina può aumentare, anche con il finestrino aperto, fino a cento volte le polveri sottili nell’abitacolo.