Isabel, donna più ricca d’Africa, fa shopping: 1,2 mld per Portugal Telecom
11 Novembre 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Isabel, donna più ricca d’Africa, fa shopping: offre 1,2 mld per Portugal Telecom. La chiamano “principessa” pur non avendo alcun titolo formale: Isabel dos Santos si limita ade esser figlia del presidente dell’Angola, José Edoardo. Unna ereditiera a nove zeri. E’ la donna più ricca d’Africa secondo Forbes, starebbe per acquistare una Telecom importante, secondo gli informati del risiko finanziario delle telecomunicazioni. Ha offerto 1,2 miliardi di dollari per Portugal Telecom Sgs, holding di minoranza del gruppo nato dalla fusione della brasiliana Oi e diPortugal Telecom.
41 anni, protagonista del bel mondo internazionale, Isabel per ora è stata respinta. Non si tratta di mancanza di cavalleria, gli affari sono affari. Anche se, quanto a sostanze, davvero ha pochi rivali: con un patrimonio personale di 3,7 miliardi di dollari è settima nella speciale classifica dei Paperoni africani. Sembra, però, che l’offerta sia mirata non tanto al possesso della tlc quanto un’azione di disturbo per ritardare la vendita delle attività portoghesi (di cui è concorrente in Portogallo). Una mossa difficilmente ascrivibile, dato il contesto, alle decantate astuzie femminili.
L’offerta della figlia del presidente africano si confronta con quella da 7 miliardi giunta la settimana scorsa da Altice, la holding del miliardario Patrick Drahi, per le attività portoghesi del gruppo telefonico nato tra Europa e Sudamerica e ora controllato da Oi. In realtà, dos Santos offre 1,2 miliardi per la holding azionista di minoranza della nuova società ma il suo obiettivo finale sembra essere identico a quello di Drahi: arrivare alle attività portoghesi collocate sotto.
Ed è probabilmente per questo motivo che ieri a rispondere alla “principessa” è stata Oi, prima ancora che gli azionisti della holding Portugal Telecom (tra cui la nuova banca nata dalle ceneri dell’ex Banco Espirito Santo). E la replica dei brasiliani è stata secca: la proposta è «irricevibile». Al centro della questione ci sono proprio le attività telefoniche portoghesi: Oi non ha fatto mistero di volerle vendere, e per questo motivo non sembra disdegnare le avance di Altice, mentre se dos Santos riuscisse nell’obiettivo di entrare nella holding a monte le vorrebbe mantenere nel gruppo. (Carlotta Scozzari, La Repubblica)
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