Matrimonio=tomba della passione? Un falso mito!
11 Dicembre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
Il matrimonio è la tomba della passione? A quanto pare no. Secondo alcuni studi sui rapporti di coppia, infatti, gli sposati e i conviventi fanno più sesso rispetto ai non coniugati. Le relazioni stabili non porterebbero al calo del desiderio. Passione e quotidianità possono andare a braccetto. Di conseguenza, bisogna sfatare il mito che vuole l’uomo o la donna single più attivi dal punto di vista sessuale, perché di fatto, hanno meno probabilità di fare l’amore.
Vero è che spesso quando si ha un rapporto duraturo si tende a lasciare le fantasie fuori dal nido d’amore. Anche la scienza non viene incontro agli amanti di vecchia data: alcuni ormoni della passione come la dopamina durano, a essere ottimisti, qualche anno. Poi svaniscono. Diverso per l’ossitocina, che al contrario si dimostra un’alleata per chi sta insieme da tanto.
Di fatto, i dati confermano che non solo i coniugati hanno una vita sessuale più attiva, ma traggono da essa anche maggiore soddisfazioni. Ciò che conta non è la quantità dei rapporti, ma la qualità. Non a caso, è stato dimostrato che le coppie che si baciano di più sono anche le felici.
Qualora il desiderio dovesse invece venire a mancare, la soluzione non è nell’acquisto di sex toys o nella scelta di rendere la vita sessuale di coppia più stravagante. Il percorso da svolgere è ben più complesso. Come spiega la psicologa Brunella Gasperini su D-Donna:
“Il desiderio non può essere trattato come una “cosa” funzionale alla prestazione, da ripristinare al più presto se cala. È denso di significati individuali e di coppia. Non è costante, fluttua, può sparire in alcuni periodi. Va ritrovato dentro di noi. Giocando di più. Ritrovando i fili della fantasia, dell’eccitazione, del piacere (…) La nostra immaginazione sessuale viaggia troppo spesso su binari già segnati. Dovremmo invece spogliarci di quelle linee mentali che modellano il desiderio, l’eccitazione, le fantasie. Svestirsi di quei “copioni” sessuali che ci dettano quando, quanto e come desiderare un’altra persona.”