Pillole dimagranti, quando l’ossessione della magrezza uccide
26 Novembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Promettono di dimagrire velocemente e in maniera semplice. Il business delle pillole dimagranti è molto florido e, soprattutto è anche molto pericoloso. Oggi il Corriere della Sera ricorda di due casi accaduti nel 2009 e nel 2011, quando due persone sono morte a seguito dell’assunzione di un farmaco a base di fendimetrazina. Un farmaco preparato illegalmente nel retro di alcune farmacie che ha portato alla morte di due persone. In questi giorni la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il capitano dei carabinieri Marco Datti, responsabile dei Nas fino allo scorso settembre:
Il pm Francesco Dall’Olio ha chiuso le indagini sulle responsabilità legate alle morte di Luigi Marzulli e Ombretta Rubeghi. Nella lista degli indagati — rispondono di omissione in atti d’ufficio — oltre al militare dell’Arma figurano cinque funzionari del ministero della Salute, un dirigente della Asl e quattro farmacisti. Secondo l’accusa, Datti avrebbe dovuto organizzare controlli periodici nelle farmacie per impedire che i titolari preparassero composti galenici. Di conseguenza, l’allora capo dei Nas sarebbe responsabile di aver permesso che i farmacisti Anna Lucia Ricci, Franco Donati, Marica Siciliano e Emanuele Coli sviluppassero nei retrobottega delle loro attività commerciali le pillole poi vendute alle vittime.
Ma Marco Datti non è l’unico responsabile dell’accaduto. Scrive il Corriere della Sera:
“In cima alla catena dei colpevoli, secondo il magistrato, figurano però i funzionari del ministero della Salute impiegati nella Direzione generale dei dispositivi medici e dei servizi farmaceutici. Si tratta di Marcella Marletta e Giuseppe Ruocco, che hanno ricoperto il ruolo di direttori generali, mentre Germana Apuzzo, Paola D’Alessandro e Diego Petriccione sono stati a capo dell’Ufficio VIII stupefacenti, una sotto-sezione del medesimo comparto del dicastero: il loro compito sarebbe stata la predisposizione delle direttive generali da impartire al Nas affinché i carabinieri operassero i controlli sul territorio in modo efficace”