Siccità nel 75% del mondo entro 30 anni: a rischio la sopravvivenza del Pianeta
La siccità avanza e il nuovo report delle Nazioni Unite è drammatico: entro 30 anni, il 75% del Pianeta potrebbe farne i conti. Nello specifico, entro il 2050 la siccità colpirà quasi tutti i Paesi del mondo. Un dato allarmante che annuncia un problema globale che avrà ripercussioni sulla biodiversità, sull’ecosistema e ovviamente sulla salute umana. Mettendo a rischio la sopravvivenza del Pianeta.
L’Onu ha reso noto i dati del nuovo report “Drought in Numbers 2022 e i numeri sono allarmanti. Primo fra tutti: entro il 2050, la siccità potrebbe colpire oltre il 75% della popolazione mondiale. Nello specifico, da 4,8 a 5,7 miliardi di persone potrebbero vivere in aree con carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. E fino a 216 milioni di persone potrebbero essere sfollate dalle loro case.
Dovremmo essere allarmati da questi dati, considerando che già in Europa ci stiamo accorgendo di un cambiamento. Basti pensare al nostro Po, drammaticamente in secca come non si vedeva da anni. La portata del grande fiume è ridotta ai minimi termini, si tratta della peggiore secca degli ultimi 70 anni, come certificato dall’autorità che controlla la portata del maggiore fiume italiano.
E nell’analisi condotta dagli esperti dell’organizzazione intergovernativa la situazione siccità appare ancora più drammatica di quanto già non lo sia, poiché la crisi climatica sta aggravando il suo impatto sull’ecosistema.
Ibrahim Thiaw, segretario esecutivo dell’UNCCD, ha affermato:
“I fatti e le cifre di questa pubblicazione puntano tutti nella stessa direzione: una traiettoria ascendente nella durata delle siccità e nella gravità degli impatti, che non colpisce solo le società umane ma anche i sistemi ecologici da cui dipende la sopravvivenza di tutta la vita, compreso quello della nostra stessa specie”.
Secondo i dati del rapporto, dal 2000 la siccità è aumentata del 29%. Attualmente, sulla Terra ci sono 2,3 miliardi di persone che affrontano l’emergenza acqua. Considerato questo, il rapporto indica che entro il 2050 ecco cosa può accadere:
Thiaw spiega che ora “siamo a un bivio. Dobbiamo orientarci verso le soluzioni piuttosto che continuare con azioni distruttive, credendo che un cambiamento marginale possa curare il fallimento sistemico”.
Fonte: Drought in Numbers UNCCD
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