Tutti i giorni, vacanze incluse, ecco le scelte per una vita senza plastica
14 Luglio 2022 - di Claudia Montanari
Vivere una vita senza l’uso di plastica inquinante si può: dai fogli in cera d’api ai detergenti solidi, vediamo le scelte più sostenibili per eliminare l’uso della plastica dalla nostra vita.
Secondo un report redatto da Ecco in collaborazione con Greenpeace e Spring, l’Italia è il secondo Paese consumatore di plastica in Europa. Nel 2020 sono state consumate 5,9 milioni di tonnellate di polimeri fossili, corrispondenti a quasi 100 kg a persona.
Nonostante sia riconosciuto come un’emergenza globale e molti stati e istituzioni, tra cui l’Unione Europea, stiano cercando di correre ai ripari, la proliferazione di plastica monouso in tutto il mondo sta accelerando la crisi climatica, contribuendo alle emissioni di gas serra in ogni fase del suo ciclo di vita. Tra produzione e incenerimento, il ciclo della plastica generi globalmente circa 400 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Non c’è da demonizzare la plastica in quanto tale, che può essere un materiale comodo per quanto non naturale e comunque inquinante. Ma certamente c’è da impegnarsi per non farne l’utilizzo di usa e getta che la plastica monouso ci suggerisce e di cui siamo circondati. Il packaging plasticoso andrebbe ridotto drasticamente (in alcuni supermercati se ne fa un uso davvero smodato).
Una vita senza plastica si deve e si può
Luglio, il mese in cui si celebra il Plastic Free July, un movimento di grande impatto nato nel 2011 con l’obiettivo di ispirare tutti a contribuire a realizzare un mondo libero dai rifiuti derivati dalla plastica, può essere un periodo in cui maggiormente stare attenti e cambiare alcune abitudini che ci trasciniamo. Di anno in anno la necessità di correre ai ripari e limitare l’utilizzo della plastica si è fatta sempre più impellente.
Si stima che, nel 2021, abbiano preso parte circa 140 milioni di persone all’iniziativa a livello globale, riducendo lo spreco e la produzione generale di rifiuti di 15 kg per persona all’anno, per un totale di 3,5% di rifiuti in meno.
Bisogna impegnarsi certo per fare scelte plastic free. Basterebbe ridurre l’utilizzo della plastica negli imballaggi e nell’usa e getta e si riuscirebbe a ridurre del 42% la presenza di questo materiale dannoso nel nostro ambiente. Per aiutare tutte le persone a intraprendere piccole azioni quotidiane e significative, Babaco Market – il delivery 100% made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – ha stilato alcuni consigli utili per ridurre al minimo l’utilizzo della plastica nella vita quotidiana. Fare la scelta giusta sarà facilissimo, dalla cucina, al bagno, fino alle vacanze outdoor.
Una cucina plastic free
La cucina è uno degli ambienti domestici in cui avviene il maggior utilizzo di plastica. Basti pensare ai contenitori, agli utensili, al packaging. Ecco alcune soluzioni alternative che non sono solo ecologiche, ma anche salutari ed etiche.
1. Usare contenitori di vetro o ceramica. Per ridurre la plastica in cucina, prediligere il vetro, non solo meno inquinante ma anche il materiale più sano per il contatto con gli alimenti. Il vetro, infatti, si può lavare e deodorare facilmente, permettendone così un riutilizzo prolungato nel tempo senza il rischio di deterioramento.
2. Ridurre al minimo gli imballaggi e privilegiare l’acquisto di prodotti sfusi. La frutta e verdura acquistata dalla grande distribuzione, spesso viene confezionata in vaschette di plastica oppure sacchetti, anch’essi di plastica.
3. Il dilemma della conservazione. Un altro aspetto cruciale della cucina è la conservazione degli alimenti, che spesso implica l’utilizzo eccessivo di pellicola di plastica. Un’alternativa più sostenibile è la pellicola in cera d’api, una vera e propria svolta verso la conservazione plastic-free. I fogli in cera d’api sono utili non solo per conservare il cibo in frigo, ma anche per portare il cibo a scuola o in ufficio. Sono generalmente realizzati in cotone biologico trattato con cera d’api, olio di jojoba e resine naturali.
4. No alle stoviglie monouso, a meno che non siano in bambù. Una festa di compleanno, una cena con molti invitati, le vacanze fuori casa può comportare uno spreco di plastica monouso. Per evitarlo, è consigliabile usare i piatti, bicchieri e posate che si utilizzano tutti i giorni o, in alternativa, proporre soluzioni in bambù o in materiale compostabile. Inoltre, si può ridurre la plastica in cucina evitando gli attrezzi che la contengono, come i taglieri in plastica, spatole e cucchiai, piccoli attrezzi come frusta e mezzaluna. Scegliere materiali di qualità, come il legno o l’acciaio, contribuisce a limitare il proprio impatto sull’ambiente.
5. Evitare l’acqua in bottiglia di plastica. Bere acqua del rubinetto o confezionata in vetro ha un impatto positivo sull’ambiente. Con l’acqua del rubinetto, per esempio, si possono realizzare deliziose versioni di acqua aromatizzata alla frutta o acqua frizzante fatta in casa senza accumulare plastica inutile.
In bagno, a casa o in vacanza? Come vivere senza plastica
Ecco tre azioni che tutti possono mettere in pratica per contribuire attivamente alla riduzione della plastica anche in bagno.
1. Utilizzare varianti solide dei detergenti. Le saponette, essendo prive di acqua, hanno imballaggi ridotti rispetto ai detergenti liquidi e spesso sono confezionate con materiali riciclati o riciclabili come la carta. Il sapone solido è perfetto per detergere le mani o al posto del bagnoschiuma o altri detergenti liquidi e il suo utilizzo consente di risparmiare plastica monouso. Oltre alle saponette esistono molti altri cosmetici solidi, come shampoo, balsamo e creme viso e corpo.
2. Spazzolino da denti sostenibile. Uno spazzolino da denti ci impiega più di 400 anni a decomporsi e non può essere riciclato perché composto da differenti tipi di plastiche. Lo spazzolino da denti va sostituito ogni tre mesi circa, creando molta plastica che finisce nell’ambiente inquinandolo. Al giorno d’oggi è possibile lavarsi i denti in modo sostenibile con soluzioni green che rispettano l‘ambiente, come la variante in bambù, un materiale molto resistente, ecologico e naturalmente antibatterico.
3. Assorbenti e tamponi ecologici. Anche assorbenti e tamponi contengono parti in plastica e non possono essere riciclati. Per ridurre la plastica si possono scegliere assorbenti e tamponi ecologici, prodotti in cotone, bambù o altri materiali traspiranti. In alternativa, per un ciclo plastic free, si può valutare l’acquisto della coppetta mestruale, ecologica, durevole e molto più economica rispetto agli assorbenti usa e getta, in quanto il piccolo investimento iniziale viene ammortizzato per la durata della coppetta che è di circa dieci anni.
Perché fermarsi all’ambiente domestico? Anche fuori casa si può essere più sostenibili con dei piccoli accorgimenti. Per esempio, portare con sé una borsa shopper in tela permette di evitare l’utilizzo di sacchetti di plastica, oppure preferire una borraccia. In Italia basterebbe evitare di consumare acqua minerale quando non è necessario, per ridurre del 10-20% la produzione e il consumo di plastica alimentare, risparmiando inoltre circa 145 Euro per nucleo famigliare.