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3 pasti al giorno? “Non servono, meglio digiuno”. La teoria di Abigail Carroll

ROMA – 3 pasti al giorno? “Non servono, meglio digiuno”. La teoria di Abigail Carroll. Consumare i canonici 3 pasti al giorno? Una “invenzione tutta europea” di cui si potrebbe fare a meno. La storica americana Abigail Carroll si scaglia contro l’abitudine di consumare colazione, pranzo e cena. Nel suo libro “Three Squares: The Invention of The American Meal” la Carroll spiega che, secondo le sue conoscenze, i 3 pasti al giorno sarebbero una usanza sbagliata, frutto di tradizioni del passato ma non necessarie nel periodo storico e sociologico attuale. Secondo la studiosa, infatti, non solo non esistono risultati scientifici che testimoniano i benefici di consumare la colazione, il pranzo e la cena ma soprattutto, andando indietro con la storia, questa abitudine sarebbe stata semplicemente forzata  ai nativi americani dagli europei.

La Carroll spiega infatti che durante la colonizzazione delle Americhe da parte dei popoli europei, questi consumavano 3 pasti al giorno in quanto convinti che questa usanza fosse sinonimo di civiltà. Le popolazioni indigene, invece, non avevano un regime fisso ma mangiavano quando volevano e le loro abitudini seguivano piuttosto il ritmo delle stagioni. Quando il cibo scarseggiava, semplicemente saltavano il pasto. La Carroll spiega:

“Per questo gli europei li consideravano incivili, mangiare ad orari precisi li differenziava dagli animali”.

Così anche i popoli americani hanno acquisito la regola dei 3 pasti principali al giorno, suddividendo la giornata in colazione, pranzo e cena. Ma se, invece, non fosse realmente la cosa giusta? Secondo la studiosa, la scienza ha mostrato che, quando si parla di mantenere il proprio metabolismo in salute, non fa differenza se l’individuo abbia o meno consumato il pranzo o la colazione. Non solo: cosa ancora più choccante, sempre secondo la scienza la colazione non sarebbe affatto il pasto più importante della giornata. Secondo una ricerca dell’università di Bath del 2014, la colazione non ha nessun effetto sul metabolismo di un soggetto.

Al contrario, invece, il digiuno occasionale porterebbe benefici al nostro corpo. Mark Mattson, neuroscienziato al National Institute on Aging, ha condotto studi decennali sui topi notando che coloro che saltavano i pasti erano più in salute e vivevano più a lungo degli altri. Le cellule del loro cervello sembravano, poi, essere più robuste rispetto a quelle di coloro che consumavano pasti regolarmente. Privarsi del cibo sarebbe, secondo Mattson, un modo per stressare le cellule e portarle a costruirsi le loro difese.

Claudia Montanari

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