scandali Zara: gli attivisti vogliono che Kate Middleton intervenga
10 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari
La catena low cost “Zara” è indubbiamente una delle preferite di qualsiasi Fashion Victim in quanto riesce ad offrire a prezzi contenuti modelli di abbigliamento allo stesso tempo chic e trendy. Persino la Duchessa di Cambride, Kate Middleton, modello di stile per molte giovani donne, è apparsa al pubblico elegantissima e fashion in più di una occasione vestita con abiti firmati Zara. Per esempio, l’abito blu sfoggiato il giorno dopo le nozze reali, proveniva dal negozio Zara presente nel grande magazzino sulla High Street a Londra al costo di 49.99 sterline. Così come il vestito nero corto a fantasie floreali indossato per il concerto di beneficenza dell’ex Take That, Gary Barlow poco prima di Natale. Entrambi i capi, dopo le sue apparizioni, sono stati esauriti in poche ore.
Un bel colpo per Zara, che deve fare spesso i conti con le aspre critiche sulla sicurezza dei suoi lavoratori.
Sembra infatti che alla duchessa di Cambridge, sia stato chiesto di “fare pressione” sulla popolare azienda spagnola, che è stata di recente oggetto di una serie di scandali legati al lavoro sotto-pagato, nonchè alla morte di due lavoratori in Bangladesh il mese scorso.
Questa settimana centinaia di suoi dipendenti hanno manifestato nelle strade di Dhaka, capitale del Bangladesh, chiedendo un indennizzo per le famiglie delle vittime di un incendio scoppiato alla Eurotex a dicembre e nel quale morirono nella calca Taslima Akter, 22 anni, e Jesmin Akter, 20.
A esortare la moglie del principe William a fare pressione sono la “National Garment Worker Association”, partner dell’associazione di beneficenza britannica “War on Want”: “Kate è stata una testimonial di Zara. Al contrario non ha mostrato interesse nelle vite e le condizioni dei lavoratori che confezionano gli abiti di Zara”, ha dichiarato Greg Muttitt di War on Want, chiedendole apertamente di intervenire affinchè i familiari delle vittime ricevano un adeguato risarcimento.