Amici, la prima puntata: le dichiarazioni di Maria e l’intervento di Renzi
8 Aprile 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – È ripartito sabato 6 aprile su Canale 5 il programma serale di “Amici”, il fortunato talent show ideato e condotto da Maria De Filippi. Durante questa edizione si sfideranno sedici ragazzi divisi in due squadre sotto la guida di due direttori artistici: Miguel Bosè (Squadra Blu) e la vincitrice del 2010 Emma (Squadra Bianca).
Ma questa nuova edizione del programma, che è arrivato a quota 12, è ricco di novità: sparisce il televoto fino alla semifinale e i giudici delle esibizioni sono Luca Argentero, Sabrina Ferilli, Gabry Ponte più un quarto super-giurato (nella puntata di sabato è stato ospite d’onore Harrison Ford).
I ragazzi del programma avranno come sostegno, per tutte le 9 puntate, un team di ‘professori’: Rudy Zerbi, Luciano Cannito e Garrison Rochelle per Miguel Bosè e la Squadra Blu; Alessandra Celentano, Grazia Di Michele e Mara Maionchi per Emma e la Squadra Bianca.
”In 12 anni sono cambiata io come sono cambiati i ragazzi – spiega in conferenza stampa la stessa Maria De Filippi – Mai avrei pensato di iniziare snocciolando i dati di Publitalia anziché quelli dell’Auditel. Ma in un momento in cui si tagliano così tanto gli investimenti pubblicitari è motivo di orgoglio già esserci e soprattutto partire con gli spazi già venduti”.
Poi, Maria De Filippi spiega come quest’anno sarà un’edizione in segno del low cost, in linea con il momento di austerity: “Non avremo la finale a Verona, né l’orchestra dal vivo e abbiamo risparmiato tre mesi di programmazione”. Il maestro Beppe Vessicchio dirigerà una mini band.
Di grande rilevanza, l’intervento del sindaco di Firenze Matteo Renzi, che si è rivolto ai ragazzi, non solo quelli che erano in studio ma anche quelli che lo guardavano da casa. Un discorso incentrato sulla speranza: “ci aspettiamo che voi ci diate una mano a costruire questa speranza“, dice, “noi avremo speranza se nel futuro di questo Paese potremo riuscire a coltivare il vostro sogno“. E dice basta alle raccomandazioni e ai posti di lavoro ottenuti grazie alle conoscenze.
Un incoraggiamento a non mollare, quello di Renzi, che cita anche Brunelleschi: “un personaggio che tutti consideravano mezzo matto perché continuava ad avere il desiderio profondo il sogno di costruire una cupola come non l’aveva mai fatta nessuno. I fiorentini gli dicevano che non ce l’avrebbe fatta e invece lui ha avuto il coraggio di insistere, di crederci e ce l’ha fatta.”