PARIGI – Amina Sboui, l’ex attivista tunisina delle Femen, ha dichiarato di essere stata aggredita in una piazza di Parigi mentre si trovava nella stazione della metropolitana di Clichy, a Pigalle. Domenica mattina all’alba è stata fermata da cinque persone che le hanno rasato sopracciglia e capelli. “Mi hanno rasato le sopracciglia, i capelli, dicendomi che non merito la bellezza che mi ha dato Allah, mi hanno detto brutta puttana, ti stupriamo e Allah ci ringrazierà per questo”, ha riportato Amina sulla sua pagina Facebook.
Non è mancata la solidarietà delle Femen francesi, che sempre attraverso Facebook hanno contribuito a diffondere la notizia dell’aggressione della giovane commentando: “Ancora una volta, la religione è una scusa per subire la peggiore umiliazione e la violenza contro le donne. Femen è solidale con Amina! Sii forte! Siamo con te!”.
Prima militante Femen tunisina, Amina ha trascorso due mesi e mezzo in carcere nel 2013 dopo aver scritto la parola “Femen” sul muro di un cimitero di Kairouan, in Tunisia. Tornata in libertà, aveva però lasciato il movimento definendolo «islamofobo».
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