Angela Merkel, rivoluzione quote rosa: una donna alla Difesa
17 Dicembre 2013 - di Claudia Montanari
BERLINO – Per la prima volta una donna come ministro della Difesa. Sarà Ursula von der Leyen a dirigere il dicastero più “maschio” della Germania, voluta fermamente da Angela Merkel, da sempre in lotta contro le discriminazioni tra i sessi.
Non solo. Ursula, che prima occupava la carica del ministro del lavoro e delle questioni sociali, in Germania è vista da molti come colei che prenderà il posto di Angela Merkel alla guida del partito. Quando sarà, s’intende.
Certo, Ursula non è di sicuro l’ultima arrivata. Scrive Mattia Eccheli su “Il fatto Quotidiano”:
“Ginecologa con studi anche alla London School of Economics e politica esperta con quattro anni vissuti negli Stati Uniti, la nuova ministra ha come padre un ex governatore della Bassa Sassonia, Ernst Albrecht, e come fratelli (ne ha cinque) due influenti manager. Non solo: la 55enne che dal 1990 è iscritta alla Cdu è sposata dal 1986 con il professore ed imprenditore Heiko von der Leyen. Equilibrata ma battagliera, la nuova responsabile della difesa è un manifesto della coerenza evangelica (confessione alla quale appartiene la famiglia) con i suoi 7 figli. Nella passata legislatura era stata a capo dello strategico dicastero del lavoro dal quale viene “allontanata” solo per far posto, nell’ambito dell’accordo della große koalition, alla socialdemocratica Andrea Nahles che deve vigilare sull’impegno per l’introduzione del salario minimo, sempre maldigerito da Cdu e Csu”
Per la Merkel questo tassello è molto importante:
“La difesa è una significativa e simbolica compensazione per il mancato rinnovo al ministero del lavoro. È la prima volta che la Germania si concede di mettere una donne a capo delle forze armate, impegnate in diverse missioni all’estero. Le operazioni sono seguite con interesse dall’opinione pubblica. Sulle dichiarazioni in merito ad una di queste era “inciampato” l’ex presidente Horst Köhler, poi costretto alle dimissioni. Alle dipendenze del ministero ci sono 185mila militari e 70mila civili. Ci sono anche problemi di trasparenza: il predecessore, Thomas de Maizière, uomo di fiducia di Merkel, non aveva gestito al meglio il caso dei droni per i quali la Germania aveva sborsato mezzo miliardo di euro senza che potessero prendere il volo. E di salute: una recente indagine ha rivelato che un quarto dei soldati mandati in missione soffre di disturbi piscologici, ma in pochi chiedono aiuto. Ursula von der Leyen è l’immagine spendibile di come una donna – certo, non proprio una qualsiasi – non sia costretta a sacrificare la famiglia per la carriera e viceversa”
Non solo, le quote rosa sono aumentate anche con l’elezione di Aydan Özoguz, che segna l’esordio di un rappresentante della Turchia, la minoranza più numerosa in Germania:
“La designazione bilancia in parte la cautela sulla doppia cittadinanza: oltre al messaggio interetnico c’è quello interreligioso. Özoguz fa parte dell’Accademia musulmana di Germania e uno dei due fratelli, Ibrahim Gürhan, è il gestore di muslim-markt.de, un sito che avvicina all’islam i credenti di lingua tedesca”