La Cancellieri come la Tatcher: “fermezza e dialogo” il suo motto
25 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari
La collana di perle c’è, e anche i tailleur rigorosi. Annamaria Cancellieri, da molti in italia soprannominata la “Tatcher di noi altri”, in effetti di punti in comune con la Lady di ferro ne ha da vendere. Non a caso il suo motto è “fermezza e dialogo”. Ed è la stessa parola d’ordine che, come si legge su “Il Giornale”, ha utilizzato per “fermare i blocchi” dei bisonti sulle strade “intraprendendo tutte l e misure necessarie”, ha dichiarato all’Unione europea con una telefonata al vicepresidente Antonio Tajani. E ancora, dice: “fermezza e dialogo hanno consentito di stemperare le situazioni di tensione”. E questo dialogo, diretto soprattutto al fronte più duro dei Forconi e delle associazioni più pericolose dei camionisti, chiede prima di tutto “il senso di responsabilità, affinchè la situazione possa rientrare al più presto nella piena normalità, contribuendo allo sforzo di ripresa che è in atto nel Paese.”
Insomma: pacatezza e risolutezza sembrano essere le caratteristiche principali di questo Primo Ministro. Con un curriculum da pluriprefetto e pluricommissario, fa paura, la Cancellieri, un pò come la Margaret Tatcher. Eppure, lei, non è così dura: qualche sera fa durante il programma “Porta a Porta” ha raccontato: “Mio figlio mi ha detto: A mà, non ci credo che sei diventata ministro!”. E ancora, un Ministro che tifa “La magggica” come ha dichiarato davanti alla stampa lei stessa. Un misto tra la Ledy di Ferro inglese, quella tutto d’un pezzo, e la Ledy Ferro un po’ italiana, come piace a noi. Diligente ma “umana”, questo Ministro che non si tira indietro se è tempo di agire: “Sono in corso indagini per individuare l’origine anche degli atti intimidatori ai danni di operatori commerciali” rivolgendosi ai possibili interventi mafiosi dietro alla rivolta siciliana.