TEHERAN – La Corte Suprema della Repubblica Islamica dell’Iran ha confermato la condanna a morte di quattro giovani gay: Vahid Akbari, Sahadat Arefi, Javid Akbari e Hushmand Akbari. La sharia identifica gli omosessuali come “Nemici di Allah” e prevede che essi siano assassinati. Questa sanguinaria intolleranza getta un’ombra su una religione che predica invece la pace, la compassione e l’amore.
Il Gruppo EveryOne chiede all’Alto Commissario delle Nazioni Unite sui Diritti Umani 3, al Commissario dell’Unione europea per i Diritti Umani 4, all’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, alla Commissione Islamica per i Diritti Umani e all’intera società civile di sostenere l’appello per la difesa della vita dei quattro giovani omosessuali e di tutti coloro che soffrono ogni sorta di persecuzione.
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