Asma al Assad, la first lady spende mentre la Siria langue
5 Settembre 2013 - di Mari
DAMASCO – Mentre il Paese combatte lei spende. Asma al Assad, moglie del presidente siriano Bashar al Assad, non è proprio quella che si può definire una first lady amata.
La Siria conta ormai più di centomila morti e oltre due milioni di profughi. Asma conta la Louboutin nel guardaroba. Non i soldi, illimitati. Lo shopping è la sua vera passione. Lo si vede da come si veste. Lo confermano le email intercettate dal Guardian.
Nelle lettere virtuali si scopre che ha speso da Harrod’s 3.500 sterline in vasi, oltre 450mila sterline per arredare il palazzo di Latakia, residenza estiva della famiglia. E poi ancora quasi 4mila sterline per un paio di scarpe (Louboutin, ovviamente) tacco 16 completamente ricoperte di cristalli.
Se vi aspettate una donna con velo o turbante vi sbagliate. Asma veste all’occidentale. Come molti dei mediorientali più benestanti ha studiato nel Regno Unito. Nata a Londra da un noto medico siriano, si è laureata al King’s College, ha lavorato alla Deutsche Bank e poi alla JP Morgan.
Proprio a Londra ha incontrato il suo futuro marito. I due si sposano nel 2000, pochi mesi dopo che Bashar è succeduto al padre Hafeez. Fanno tre figli. Il popolo siriano spera che la coppia, lui il più giovane presidente del Medio Oriente, lei una donna cresciuta nel Regno Unito,
Ma presto vengono fuori i suoi vizi, e quelli dei figli. Di occidentale hanno solo gli abiti e certi lussi. Come il braccialetto conta-calorie da 129 dollari (un Jawbone UP) che Asma aveva al polso durante una visita in un orfanotrofio. Quella foto ha fatto il giro del mondo.
Tutti si sono chiesti come possa pensare alle calorie quando il suo Paese è lacerato da una guerra civile di dimensioni sempre più devastanti. E anche come abbia fatto quel braccialetto ad oltrepassare i confini, visto l’embargo a cui è sottoposta la Siria.
(Foto Lapresse)