Da Assicurazioni Generali a H&M e Estee Lauder: le migliori aziende per le donne

Da Assicurazioni Generali a H&M e Estee Lauder: le migliori aziende per le donne

24 Novembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, solo il 47% delle donne sono occupate contro il 72% degli uomini. Inoltre, le mansioni e le retribuzioni delle prime sono inferiori a quelle dei colleghi maschi. Come ha detto Nicole Kyle, co-fondatrice del gruppo di ricerca Cmp e parte della non profit Equality Now: “Durante la pandemia, moltissime donne hanno lasciato la forza lavoro ma ora, almeno negli Stati Uniti, stanno rientrando nel mercato a tassi costanti e oltre i livelli del febbraio 2020, il che è molto incoraggiante”.

Ma quali sono le aziende migliori dove lavorare per le donne? In Italia, secondo una classifica Forbes, c’è Assicurazioni Generali, entrata nella top 30 delle migliori aziende per il mondo femminile: con 82 mila dipendenti, il gruppo triestino si è piazzato 22esimo, staccando di parecchie lunghezze Enel, l’altra ‘entry’ italiana tra le prime 200 in lista, che il magazine americano mette al 114esimo posto. Per creare la lista, sono state interpellate circa 70 mila donne alle dipendenze di multinazionali in 37 Paesi.

Chi c’è in testa alla classifica

In testa alla classifica di 400 aziende creata in collaborazione con la società di ricerche di mercato Statista c’è un’altra azienda di assicurazioni, la Maif francese. Al secondo posto, il gigante dei cosmetici Estee Lauder, primo del comparto beauty, mentre H&M, settima, guida il settore della moda. Nella categoria Leadership, H&M si è collocata nella top ten per il numero di donne nel consiglio esecutivo e nel consiglio di amministrazione. Con oltre 4.000-4.500 valutazioni, il colosso svedese dell’abbigliamento ha ottenuto inoltre un punteggio elevato anche nelle aree che fanno riferimento al datore di lavoro (in relazione a come le donne considerano il proprio datore di lavoro e altri datori di lavoro che conoscono) e dell’opinione pubblica (come l’azienda si comporta come marchio nel promuovere la parità di genere e le donne). Altre due italiane sono entrate nella top 400: Ferrero (275esima) e Eni (293). FONTE ANSA.