Bambini, 1 a settimana muore soffocato: ecco gli alimenti killer

Bambini, 1 a settimana muore soffocato: ecco gli alimenti killer

23 Aprile 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Bambini, 1 a settimana muore soffocato: ecco gli alimenti killer. Un bimbo a settimana muore soffocato e nell’80% dei casi la colpa è del cibo ingerito. A rivelarlo è il registro Susy Safe, curato da Dario Gregori, docente del Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari dell’Università di Padova e medico coinvolto nella formazione a distanza di Trenta Ore per la Vita sulle manovre di disostruzione pediatriche. Per questo motivo il Ministero della Salute ha presentato le regole da seguire per la sicurezza in casa dei bambini insieme ad una lista degli oggetti e degli alimenti “a rischio soffocamento”. Gli esperti dell’Associazione Trenta Ore per la Vita Onlus hanno spiegato:

“Spesso si pensa che la maggior parte degli incidenti sia causata dai giocattoli, in realtà i corpi estranei più frequenti sono proprio gli alimenti o parti di essi. Ad esempio, i frammenti di noci possono essere aspirati e finire nei bronchi con estrema facilità, causando patologie come la polmonite da aspirazione” .

Gli alimenti killer: la maggior parte dei cibi responsabili di gravi incidenti da soffocamento, avvertono gli esperti, ha caratteristiche precise: sono alimenti piccoli, rotondi o di forma cilindrica (come uva, hot dog, wurstel, ciliegie, mozzarelline, carote a fette, arachidi, pistacchi), sono appiccicosi, sono alimenti che pur tagliati non perdono la loro consistenza (pere, pesche, prugne, susine, biscotti fatti in casa), si sfilacciano aumentando l’adesione alle mucose (grasso del prosciutto crudo, finocchio), hanno una forte aderenza (carote julienne, prosciutto crudo). Molti di questi alimenti, poi, possono essere resi ancora più pericolosi dalla modalità di somministrazione e dal modo in cui vengono cucinati.

Per questa ragione, è importante che mamma e papà sappiano quali sono i cibi più pericolosi in età infantile, così da tenerli fuori dalla portata dei bebè. In effetti, non solo i genitori, ma anche gli adulti che si occupano della cura dei bambini (dalle insegnanti delle scuole alle baby sitter) spesso non conoscono i pericoli connessi a certi cibi. Il registro Susy Safe, che raccoglie oltre 20.000 casi di incidenti da corpo estraneo provenienti da tutto il mondo, aiuta a fare chiarezza in questo senso. Gli alimenti più a rischio sembrano quelli di piccole dimensioni, come la frutta secca, i piselli, i semi e i fagioli: i bambini possono ingoiarli interi e rischiare così un’ostruzione delle vie aeree.

 

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