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Barbarella, la donna dei fumetti che ha fatto la storia

ROMA – I tratti di Brigitte Bardot, un viso d’angelo su un nome selvaggio ma gentile. Questi sono solo alcuni degli aspetti fondamentali che fecero di “Barbarella”, creata nel lontano 1962 dal disegnatore francese Jean Claude Forest per la rivista V-Magazine, la prima sexy eroina della fantascienza a fumetti.

“Barbarella”, fumetto che divenne presto un cult apparendo anche sul mensile Linus che pubblicò, dall’ottobre 1967, le “Nuove avventure di Barbarella”, sancì la nascita  del fumetto erotico-fantastico, un genere che in breve tempo divenne di fama mondiale.

Altro che Valentina, Isabella o Satanik, insomma. Le vicende di Barbarella, pervase sia da una forte vena erotica sia da una grande fantasia giocosa ed umoristica, hanno reso unico nel genere questo racconto fantascientifico.

Ma chi è Barbarella? È una ragazza curiosa, maliziosa al punto giusto, intraprendente  e con uno spiccato gusto per le novità . Le sue imprese sono ambientate nell’anno 40.000 inizialmente sul pianeta Lythion. L’eroina affronta, sempre con successo, dei veri e propri criminali galattici, sanguinari mostri di ogni razza e libera i pianeti oppressi dalle dittature.

Selvaggia, dunque, ma anche molto femminile e sexy. Durante le sue avventure, Barbarella troverà il tempo anche per sposarsi e diventare mamma. Una vera “femme fatale”, insomma.

Si legge sul sito afnews: “Barbarella, ha detto Forest, “è una donna finalmente libera, padrona delle sue azioni e del suo corpo”, è insomma il segno di una ribellione che tuttavia nasce e si sviluppa in un ambiente insolito, al di fuori della Terra” e ancora: “Barbarella viaggia tra i pianeti, combatte ovunque il male e offre agli uomini rapide visioni della sua fresca epidermide, che spunta da provvidenziali squarci nella tuta spaziale (…) ma la nostra eroina non ha nulla di torbido, di proibito, come altre sue compagne di quel periodo”.

I tratti di Brigitte Bardot, dicevamo. Nel 1968 il regista Roger Vadim ha tratto, di Barbarella, un film, presupponendo la stessa B.B. come protagonista. E invece in quel periodo, si legge sul sito afnews, Vadim, seprato da Brigitte, si era sposato con Jane Fonda, ed ecco che ad impersonare Barbarella fu proprio quest’ultima.

Purtroppo gli ambienti fantastici che riuscivano così bene ne fumetto, non ebbero lo stesso effetto anche nel film, così che ne uscì un prodotto deludente e non in linea con il successo del fumetto.

C’è di fatto che Barbarella, il fumetto, ha fatto storia. Bella, dai lunghi capelli biondi e dalle labbra carnose, sarà ricordata per sempre nell’Olimpo dei fumetti di ogni generazione.

 

Fonte: afnews

 

Claudia Montanari

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