Cina, single e incinta? Scatta la super multa
9 Giugno 2013 - di Mari
PECHINO – Single e incinta? Rischi una multa salatissima, fino a due o tre volte il reddito annuale medio. Succede in Cina. O almeno, potrebbe presto succedere. La sanzione è prevista in una proposta di legge presentata a Wuhan, nella provincia centrale dell’Hubei.
Un modo, secondo chi l’ha proposto, di disincentivare i rapporti fuori dal matrimonio, o con uomini sposati, e incentivare, invece, i matrimoni. Ma anche un nuovo freno alle nascite, nel Paese della legge del figlio unico.
Secondo molti analisti, però, il rischio è di far invece accrescere in maniera esponenziale gli aborti e i casi di abbandono di neonati. Inoltre, come sottolinea un editoriale del Global Times, una norma di questo genere penalizza solo le madri ignorando le responsabilità dei padri. E, come accade già anche per la legge del figlio unico, finisce col colpire solo i meno abbienti in quanto per i ricchi pagare la multa non rappresenta un problema.
A far discutere è anche il momento in cui arriva questa proposta di legge, solo pochi giorni dopo il caso del bimbo rimasto incastrato nel tubo di scarico, dopo essere stato partorito nel water, e miracolosamente salvato. La madre ha raccontato alla polizia di aver nascosto a tutti, amici e parenti, la sua gravidanza, un po’ per vergogna e un po’ perché non aveva i soldi necessari né per effettuare un aborto né per crescere un figlio.
”Se una proposta di legge del genere venisse approvata, ha commentato Chen Yaya, un ricercatore dell’accademia di scienze sociali di Shanghai, si verificheranno sempre più casi come quello del bimbo gettato nello scarico, perché ci saranno più madri disperate che penseranno di risolvere il problema gettando via i loro figli”.
In molti si appellano al diritto di autodeterminazione delle donne. Nel paese infatti è permesso alle single di adottare un bambino, ma la proposta di legge di Hunan sembra andare verso una idea completamente diversa. Il governo di Wuhan ha fatto sapere che la proposta di legge potra’ essere emendata e che verrà tenuta in considerazione l’opinione pubblica. Fino al 7 giugno sarà possibile postare on line commenti, indicazioni, suggerimenti. Poi so vedrà.