“Stop a compiti per le vacanze”: parola di ministro di Istruzione
25 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Compiti delle vacanze addio? Maria Chiara Carrozza, ministero dell’Istruzione, intervistata dal quotidiano il Messaggero è molto chiara: “Non serve a niente imporre tonnellate di versioni di latino o decine di problemi da risolvere. Vengono smaltiti meccanicamente”. E aggiunge: “Sarebbe bello che a ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture delle vacanze” anche perché “un bravo insegnante è quello che stimola la curiosità e incoraggia la scelta”.
Insomma, stop ai compiti delle vacanze. Piuttosto, sì ad un buon libro da portare in spiaggia e da leggere sotto l’ombrellone tra un tuffo e un altro.
A colloquio con Maria Latella, il ministro esplora i nodi cruciali del sistema scolastico italiano. Nell’università italiana, osserva, “non si lascia abbastanza libertà ai giovani”. Gli atenei del nostro Paese sono troppo “strutturati” e troppo “gerarchici”. “Il professore anziano fa da tappo. E negli enti di ricerca non c’è sufficiente turn over”. Per cambiare le cose, dice, “chi vince un progetto europeo dovrebbe poter essere chiamato dall’università senza passare per concorsi nazionali”.
Ai ragazzi italiani, aggiunge, “bisogna far sapere che una laurea in materie scientifiche e tecnologiche aiuterà a trovare lavoro’‘. In questo senso occorre “preparare i percorsi dalla medie”.
Quanto ai ritardi della digitalizzazione e al rinvio dell’adozione degli e-book nelle scuole spiega: “Bisogna portare prima internet in tutte le scuole”. ‘‘La priorità” è ”investire in edilizia scolastica’‘. Serve infine ”un atto di coraggio”, sottolinea, ”perché soldi non ce ne sono e quelli che ci sono dovrebbero andare all’istruzione. I nostri giovani possono salvare questo Paese. Ma se li mandiamo tutti via, siamo finiti”.