Costa Concordia: al via l’udienza sulla scatola nera, in aula anche Schettino
15 Ottobre 2012 - di Claudia Montanari
GROSSETO – Ci sarà oggi in aula per la prima volta anche Francesco Schettino, l’ex comandante della nave Costa Concordia naufragata 9 mesi fa all’Isola degl Giglio, in occasione della maxi udienza sulla scatola nera presente nella nave. Ricordiamo che durante il naufragio della Costa Concordia persero la vita 32 persone.
Francesco Schettino è indagato insieme ad altre nove persone, tra componenti dell’equipaggio e responsabili dell’unita’ di crisi della Costa. Dovranno rispondere alle accuse contenute nella perizia in 50 punti redatta dal collegio di periti nominato dal gip di Grosseto, Valeria Montesarchio. Il comandante della Concordia ha ottenuto la revoca dei domiciliari il 5 luglio scorso, e deve osservare l’obbligo di dimora, nella sua casa di Meta di Sorrento (Napoli). Grazie a un accordo, ha ottenuto di poter essere nel capoluogo maremmano. ”Voglio essere in aula, voglio metterci la faccia”, ha annunciato nei giorni scorsi, ma ”anche la competenza”.
Si legge su Adnkronos: “Come stabilito dalle norme, in aula non potrà parlare ma solo ascoltare. Però potrà interloquire con il difensore e con i consulenti, facendo le sue osservazioni via via che procederà l’udienza. Il palcoscenico del Teatro Moderno è stato dotato anche di maxischermi per le immagini, e per i suoni della scatola nera”.
L’udienza durerà un minimo di tre giorni, ma potrà protrarsi fino a 6: lunedì la parola spetterà ai periti della Procura, martedì 16 saranno sentiti altri esperti, mentre mercoledì 17 sarà il turno dei carabinieri del Ris, per l’esame delle registrazioni audio. A quel punto, poi, potranno prendere la parola gli avvocati di parte civile, che in tutto sono 126, e i loro consulenti, che sono 50. La discussione intorno alle risposte date dai periti sulle 50 domande affidate dal gip Valeria Montesarchio potrà dunque impegnare le parti in causa per un’intera settimana. Visto il gran nunero di persone presenti, anche in questa occasione l’udienza si terrà al Teatro Moderno, e non in una normale aula di tribunale.
Numerose saranno anche le testimonianze dei passeggeri raccolte in questi mesi dalla procura, oltre ad altri indagati: il vice di Schettino Ciro Ambrosio, l’ufficiale Silvia Coronica, i tre membri dell’unità di crisi della Costa Crociere: Roberto Ferrarini, Manfred Ursprunger e Paolo Parodi. L’esito dell’incidente probatorio potrebbe dare anche nuovo impulso all’inchiesta, sebbene l’intenzione della Procura del capoluogo maremmano sia quella di chiudere tutto entro fine anno, se possibile. Si dovranno esaminare sia le posizioni del comandante e dei suoi ufficiali, sia quelle dell’unità di crisi della Costa, per appurare i rispettivi comportamenti (manovra, abbandono della nave) e per verificare se l’allarme sia stato dato nei tempi dovuti.
Nei giorni scorsi la Costa Crociere ha anche reso noto di ”aver concluso il procedimento disciplinare iniziato nei confronti di Francesco Schettino, a seguito del naufragio di Costa Concordia, disponendone il licenziamento”. La Compagnia ”ha ritenuto di applicare la sanzione del licenziamento in conformità con le norme di legge e contrattuali applicabili”, ha spiegato l’armatore. Il provvedimento, che risale al 19 luglio scorso, è diventato di pubblico dominio solo qualche giorno fa. I legali della Costa avrebbero motivato il licenziamento del comandante contestandogli numerose violazioni compiute la notte del naufragio. Primo tra tutti, il complesso di ordini e manovre che hanno determinato la collisione contro gli scogli.
Nonostante questa decisione, l’ex comandante ha annunciato che impugnerà il provvedimento davanti al giudice del lavoro contestando la motivazione per giusta causa e chiedendo reintegro e stipendi arretrati.