Dà fuoco alla moglie incinta di 7 mesi: “Famiglia non mi dava la dote”
8 Maggio 2014 - di Claudia Montanari
MIYAPUR (INDIA) – Ha dato fuoco alla moglie incinta di 7 mesi perché la famiglia della donna non era riuscita a dargli la dote richiesta: una bufala e una moto. Una storia drammatica ci arriva da Miyapur, in India, e ci viene riportata dal Daily Mail.
Rihana Shekh Dhafali, una donna nepalese di 25 anni incinta di 7 mesi, è stata data alle fiamme dal marito Farid Sheikh perché la famiglia di lei non era riuscita a dare al consorte la dote richiesta, ovvero una bufala e una moto. La donna ha perso il suo bambino dopo che il suo sposo le ha versato del kerosene sul corpo e ha acceso il fuoco.
Secondo quanto si legge sul Daily Mail, la donna avrebbe anche dichiarato che suo marito le avrebbe bruciato i genitali con le sigarette e l’avrebbe picchiata più volte a causa della dote che non gli era stata consegnata. Rihana Shekh Dhafali è stata portata in ospedale dai membri della famiglia del marito con la promessa che lei avrebbe detto ai medici che si era data fuoco da sola.
Quando però il padre della ragazza ha scoperto cosa fosse realmente accaduto, si è recato in ospedale in India e l’ha riportata in Nepal, dove ha detto la verità in merito alle sue terribili ustioni.
Purtroppo, a seguito delle ferite e del trauma subito, la ragazza ha abortito il bimbo di 7 mesi. La donna ha detto all’organizzazione per i diritti umani Informal Sector Service Centre (INSEC) che la famiglia di suo marito le aveva legato le mani dietro la schiena e versato kerosene sul corpo prima che lui le desse fuoco.
La polizia è alla ricerca della famiglia del marito e dell’uomo, da quando l’episodio è stato denunciato hanno fatto perdere le loro tracce.