Sarah Harrison, la donna di Assange assiste anche Edward Snowden
2 Luglio 2013 - di Claudia Montanari
MOSCA – Si chiama Sarah Harrison, ha 31 anni, ed è la donna di Julian Assange che sta aiutando la talpa del datagate, Edward Snowden, a fuggire in Ecuador tra mille peripezie.
Visino pulito e sguardo ingenuo, biondina e di buona famiglia, Sarah Harrison è il legale britannico che dal 2010 assiste Julian Assange, nonché sua amante da tempo, e ora è anche una delle protagoniste del Datagate.
Sarah Harrison da tempo si occupa di diritti umani e adesso, scrive Dagospia, “con Wikileaks è passata ufficialmente dalla parte delle “talpe” contro i governi di mezzo mondo. Tanto che è diventata un’esperta di immigrazione ed estradizione”.
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Ed è proprio Sarah Harrison che sta assistando Snowden nella fuga, cercando di farlo giungere in Ecuador, luogo in cui molto probabilmente Snowden otterrà l‘asilo politico così come già è accaduto per Assange, che però è riuscito a rifugiarsi solo nell’ambasciata londinese del paese sudamericano.
Una “carriera” non facile quella scelta da Sarah Harrison. Di buona famiglia, Sarah ha studiato a Sevenoaks School, una scuola privata molto prestigiosa e si è poi laureata in un’università londinese di Queen Mary.
Scrive Dagospia: “Sognava di fare la giornalista ma poi, visto che i risultati tardavano ad arrivare, diventò ricercatrice presso il Centro di Giornalismo investigativo di Londra. Fu lì, nel 2010, che mise le mani sui documenti sulla guerra in Iraq che Wikileaks passò ai media. Nello stesso anno iniziò la sua relazione con Julian Assange. Lo accompagnò di rifugio in rifugio, gli fu accanto quando lo arrestarono, quando uscì su cauzione e quando si dovette nuovamente nascondere. Fino alla fuga nell’ambasciata ecuadoregna, più di un anno fa”.
Da quel momento non si sono più avute notizie certe su Sarah Harrison che, secondo alcune fonti, sarebbe ancora molto legata ad Assange, fondatore di Wikileaks, tanto da assisterlo da quando è rinchiuso in ambasciata.
Fonte: Dagospia