Diventa mamma dopo tumore: “In 2 giorni ho perso capelli poi..”
21 Gennaio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Tumore dopo la gravidanza: diventa mamma dopo un brutto cancro. Laura racconta la sua storia all’Ansa: 9 anni fa è stata colpita da un cancro allo stomaco, un carcinoma di ben 4 centimetri. “Bisogna togliere lo stomaco al più presto, entro 15 giorni”, le hanno detto i medici. Una diagnosi fulminante. “Non so dove ho trovato le risorse per uscire di lí, telefonare a mio marito, sedermi su un muretto, piangere e aspettare”. Il 14 agosto le è stato asportato lo stomaco. Viene sottoposta alla nutrizione enterale, ovvero sacche di cibo infuse da una pompa attraverso sondino naso-gastrico, grazie alla quale recupera i chili che la mettono in condizione di affrontare la chemioterapia.
“Con paura e fiducia inizio la terapia endovena. Ma alla quinta infusione collasso. Cado in una specie di letargo, tutte le mucose del corpo sembrano esplodere. In due giorni perdo tutti i capelli. Vengo ricoverata d’urgenza e sottoposta ad una terapia di cortisone che mi riporta alla coscienza”.
Il suo corpo non aveva l’enzima per metabolizzare il fluoro della chemio, che intanto si era accumulato procurando tossicità. Dopo una lunga degenza e una difficilissima ripresa è iniziata la convivenza con la malattia cronica: perdita di peso, carenze di ferro e vitamina b12, crisi glicemiche. Nonostante ciò, negli anni il suo stato di salute è migliorato. Laura è tornata a lavoro e ha ricominciato a vivere la sua quotidianità. Poi il giugno scorso la notizia inaspettata, non ha avuto le mestruazioni e ha pensato: “Ho 44 anni: sarà una menopausa precoce”. Niente di più sbagliato. Si trattava di una gravidanza, che l’ha portata a diventare mamma per la seconda volta. La donna ha spiegato:
“Sorpresa e sgomento! Mi sono presa un po’ di tempo per riflettere: la mia situazione delicata, un figlio di 10 anni che avrebbe rischiato di perdere la mamma, l’età non giovanissima (…) A volte penso che se i medici che mi seguivano per la gastrite fossero stati più scrupolosi, la malattia non sarebbe progredita così tanto e non sarebbe stato necessario un intervento così radicale. D’altra parte sembra che il tumore fosse li da almeno tre anni e se l’avessi scoperto in tempo forse non avrei avuto il mio primo figlio”. Quindi un messaggio alle giovani donne che vengono colpite da cancro: “Continuate a pensare in positivo al dopo. Proteggete la fertilità e continuate a sognare”.