Dolce & Gabbana, omessa dichiarazione redditi: 20 mesi
20 Giugno 2013 - di Claudia Montanari
MILANO -Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono stati condannati a 20 mesi di carcere ciascuno per omessa dichiarazione dei redditi. Questa la sentenza pronunciata dal giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Milano, Antonella Brambilla, per gli stilisti italiani.
Il giudice monocratico Antonella Brambilla li ha invece assolti dall’accusa di dichiarazione infedele dei redditi perché il fatto non sussiste.
In tutto sono 6 le condanne emesse dal giudice milanese con pene sotto i due anni e una assoluzione. Gli stilisti sono stati anche condannati al pagamento di una provvisionale di 500 mila euro all’Agenzia delle Entrate.
Il giudice ha accolto in sostanza la tesi dei pm Laura Pedio e Gaetano Ruta che avevano chiesto per gli stilisti una condanna a due anni e sei mesi, ma ha concesso le attenuanti generiche ai due imputati riducendo la pena a un anno e otto mesi (pena sospesa). Agli stilisti era contestata una operazione di esterovestizione con cui avrebbero sottratto al fisco circa un miliardo di euro.
Condannati a pene inferiori a due anni anche gli altri imputati al processo: Luciano Patelli, l’ex commercialista dei due stilisti, è stato condannato alla stessa pena dei due creativi – un anno e otto mesi. A una pena di un anno e quattro mesi sono stati condannati invece il fratello di Domenico, Alfonso Dolce, e Cristiana Ruella, in qualità di ex amministratori della Gado e Giuseppe Minori, ex amministratore della società D&G. Assoluzione piena per Antoine Noella, ai tempi amministratrice della società lussemburghese. Per tutti disposta la sospensione condizionale della pena.