«Donna»: "Animale, femmina dell'uomo": la definizione nei dizionari e la necessità di cambiamento

«Donna» “Animale, femmina dell’uomo”: la definizione nei dizionari. La necessità del cambiamento

19 Giugno 2023 - di Claudia Montanari

È un dato di fatto che nelle forme linguistiche sia scritte che orali – siano esse burocratiche, dizionarie o correnti -, la donna è palesemente ignorata, mistificata oppure è paradigma e antonomasia del negativo. È per sollecitare la necessità e l’urgenza di un cambiamento in tal senso che l’associazione Femminile Maschile Neutro, presieduta dalla giornalista Maria Tiziana Lemme e fondata insieme all’antropologa Amalia Signorelli, avvia i lavori del convegno “Donna”: animale, femmina dell’uomo. La definizione del sostantivo nei dizionari. La necessità del cambiamento che gode, tra l’altro, del sostegno di Banca d’Italia e Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna.

Il convegno, che si aprirà con il saluto della senatrice Liliana Segre, si terrà in uno dei luoghi istituzionali chiave della Capitale, la Sala Stampa dell’Associazione della Stampa Estera Estera in Italia. Un’opportunità unica per aprire un dialogo costruttivo per avviare quel cambiamento culturale urgente quanto necessario per contrastare stereotipi sessisti, che relegano il concetto di “donna” a fattrice o meretrice.

Un’iniziativa che riunisce al tavolo numerose personalità di spicco del mondo della Cultura, della Politica, della Ricerca: Maria Tiziana Lemme (giornalista e presidente di Femminile Maschile Neutro), Pina Picierno (vice-presidente del Parlamento Europeo), Francesca Dragotto (professoressa associata presso il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di Storia dell’arte dell’Università di Roma Tor Vergata), Annamaria Colao (professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Endocrinologia all’Università Federico II – tra le cento migliori personalità scientifiche al mondo), Pietro Vento (direttore Istituto Demopolis), Maria Carreras Goicoechea (ricercatrice di Lingua e traduzione – Lingua spagnola presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania), Valeria Fiore (responsabile Comunicazione e Social Media con delega alle Pari Opportunità, Parlamento Europeo in Italia), Monica Lucarelli (assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità del Comune di Roma).

Con la partecipazione del Telefono Rosa rappresentato dalla dottoressa Valeria Messina, psicologa e Responsabile Centro Antiviolenza Paola Lattes, e alla presenza di Carlos Terceros (consigliere culturale Ambasciata di Spagna), il quale porterà al Patrimonio Nacional il ringraziamento di Femminile Maschile Neutro per la concessione dei diritti d’immagine del dipinto “Allegoria della Logica”, di Andrea Vaccaro, come icona per il progetto che l’associazione porta avanti.

«La lingua sostanzia e sintetizza la definizione del nostro pensiero e le modalità di trasmissione del nostro pensiero – spiega la Presidente Maria Tiziana Lemme – Definisce cose e persone, assegnando ruoli e posizioni. I dizionari raccolgono e sistematizzano questo sapere, che è insieme lingua e realtà, offrendolo alla comprensione delle società e di chi se ne avvale. Che cosa troverà la persona che va alla ricerca della definizione, per esempio, della parola donna? Una definizione che ci considera individui – un termine che si usa anche per gli animali – esclusivamente quando possiamo essere ingravidate. È inammissibile».

“Donna” nei dizionari

Si prendano a esempio le definizioni del dizionario Treccani, il primo per autorevolezza in Italia, definito tale da DILIT e citato ampiamente in molte trasmissioni della televisione pubblica come faro e riferimento della nostra conoscenza.

Ebbene, in Treccani la definizione di “donna” è limitata all’aspetto procreativo, non possiede cervello né linguaggio, né capacità di pensare e di trasmettere informazioni, qualità specificate invece nella definizione di “uomo”. Non è citata alla voce “umanità” e “umano”, suoi sinonimi sono prostituta e donna di strada. La voce “ragazza” non è definita, rimanda alla definizione di “ragazzo” e suoi sinonimi sono insulti che spaziano da “cagna” a “vacca” e “zoccola”.

L’atto più fortemente discriminante e meno percepito come tale è, infatti, quello linguistico e a questo scopo, per rafforzare il concetto di urgenza, FMN ha commissionato un’indagine demoscopica all’Istituto Demopolis su “Le discriminazioni verbali e linguistiche in Italia. Percezioni, sensibilità e resistenze dell’opinione pubblica”.

Gli obiettivi sono dunque chiari: la proposta di cambiamento della definizione del sostantivo “donna” e la cancellazione dei sinonimi dispregiativi in Treccani – cui si indirizzerà una lettera aperta, e la divulgazione dell’indagine curata da Demopolis. Non solo: sostenere l’approvazione della proposta di legge “Revisione del linguaggio in ambito giuridico e dei titoli funzionali per renderli rispettosi dell’identità di genere e non discriminatori” alla quale FMN ha lavorato con la Rete per la Parità.

Durante i lavori sarà inoltre proiettato il video “Donna di Strada” realizzato da Controlzeta Lab – Animation Studio di Napoli – laboratorio creativo fondato nel 2012 da Luca Poce, Andreina Moriello, Andrea Accennato e Raffaele Miele -, quaranta intensi secondi per ribadire con forza il bisogno di restituire e riconoscere dignità e identità non solo alla “parola”, ma alla donna stessa.

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