Donna è morta dopo operazione anti obesità
16 Luglio 2012 - di Claudia Montanari
GENOVA – Morire a causa di un intervento chirurgico per perdere chili in eccesso, e non per apparire più belle ma per motivi di salute. È accaduto a Gabriella Boldrini, infermiera di Bolzaneto di 55 anni, dopo due operazioni che avrebbero dovuto ridurre l’intestino permettendole così di dimagrire è morta a causa di una complicazione.
La donna vrebbe dovuto perdere quei molti chili di troppo che le creavano problemi al cuore e a tutto il resto e che le avrebbero permesso di ridurre l’obesità.Il fratello di Gabriella Boldrini ha presentato un esposto contro l’ospedale Galliera: “Non voglio accusare nessuno, può darsi che il decesso sarebbe stato ineluttabile – ripete – ma ci sono aspetti che ci lasciano perplessi: il secondo intervento non è stato fatto con urgenza, mia sorella ha dovuto aspettare dalla notte fino alle 17 del giorno dopo, perché la sala operatoria era occupata”.
Il primo intervento, effettuato il 5 luglio scorso dagli specialisti del reparto di “Chirurgia-Malattie dell’Apparato Digerente”, sembrava andato a buon fine.
Gabriella il giorno dopo si era alzata dal letto e aveva fatto qualche passo. Il giorno dopo però, ha iniziato ad avere fitte lancinanti all’addome, non attenuate neppure con la morfina. Durante la successiva notte la situazione sarebbe precipitata: “Ci hanno detto che si erano rotti i punti all’interno, come è stato accertato la mattina dopo dalla Tac con il mezzo di contrasto – racconta il fratello – ciò nonostante, ha dovuto aspettare fino a sabato, 7 luglio, per essere operata, appunto perché in sala chirurgica era in corso un parto”.
Dal quel momento la donna non ha ripreso conoscenza. È stata trasferita in terapia intensiva dove è rimasta fino alla sua morte. Malgrado l’inchiesta in corso per accertare le causa della morte, Claudio Boldrini precisa: “Nei giorni in cui è rimasta in questo reparto ho potuto cogliere la professionalità dei medici di rianimazione”.