Depressione post partum, donna uccide figlia neonata: “Tv mi diceva cosa fare”
16 Maggio 2014 - di Claudia Montanari
BESTWOOD (GB) – Una donna ha ucciso la figlia di 7 mesi annegandola e poi gettandola nel parcheggio di una fabbrica. La donna, di nome Amy Black, 40 anni, era affetta da depressione post partum e pensava che la TV le stesse “dicendo di fare le cose” e per questo ha ucciso la bimba, dopo aver passato una notte insonne con lei, che aveva pianto incessantemente a causa di un dolore all’orecchio.
Una drammatica storia ci arriva da Bestwood, in Gran Bretagna, e ci viene riportata dal Daily Mail.
Un video girato da alcune telecamere di sorveglianza mostra la donna intenta a salire su una scala di fortuna e buttare il corpo della bimba oltre un recinto che è in un sottobosco e che separa il suo bungalow da un’area industriale.
Secondo quanto si legge sul Daily Mail la donna, che soffriva di depressione post partum, prima di uccidere la figlia era diventata sempre più paranoica e credeva che suo marito fosse una spia del governo britannico. La donna pensava anche che i suoi vicini la stessero ignorando perché era americana, e affermava che la sua televisione le diceva di lasciare il Regno Unito.
Mezz’ora dopo aver ucciso la figlia è stata la stessa Amy a chiamare i soccorso, ma i paramedici non sono stati in grado di rianimare la piccola Zoe.
Durante un’udienza precedente la Black si era dichiarata colpevole di infanticidio, affermando di aver:
“Ucciso la sua bambina a causa di un precario equilibrio della sua mente perché non si era ripresa completamente dal parto“
Tre psichiatri hanno convenuto che la Black continua a soffrire di una malattia mentale che richiede un ulteriore trattamento. La mamma oggi è stata condannata dal giudice dell’Alta Corte Kathryn Thirlwall.
La Black dovrà restare ricoverata in un ospedale psichiatrico per un periodo indeterminato.