Donne: miglior luogo in cui vivere? Islanda. Il peggiore l’Afghanistan
5 Marzo 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Il posto migliore per una donna? L’Islanda, stato con la maggiore parità tra uomini e donne, tenendo conto della politica, dell’istruzione, dell’occupazione e degli indicatori di salute. Mentre il peggiore, (definito addirittura “il più pericoloso”) per le rappresentanti del gentil sesso è l’Afghanistan, insieme allo Yemen. Mentre per una donna che voglia fare politica, il Paese che offre più opportunità è il Rwanda, l’unica nazione al mondo dove la maggioranza dei seggi parlamentari (45 su 80) è detenuta da donne. Ma a fronte di questa realtà, vi sono Paesi come l’Arabia Saudita, lo Yemen, il Qatar, l’Oman e il Belize nei cui parlamenti le donne non ci sono proprio.
Emerge da una classifica stilata dal quotidiano inglese ‘The Independent’, in collaborazione con Equals, una partnership di importanti enti di beneficenza per un mondo più equo, di cui è ‘ambasciatrice globale’ Annie Lennox.
Il posto migliore per essere madre è la Norvegia, grazie al basso rischio di mortalità materna (un caso su 7.600 parti) e all’aiuto specialistico dato a quasi tutte le nascite. Anche in questo caso, il posto peggiore dove essere madre è l’Afghanistan, dove una donna ha almeno 200 volte più probabilità di morire durante il parto che per effetto di bombe o proiettili.
Il posto migliore per le artiste è invece la Svezia, perché l’Arts Council ha lanciato iniziative volte a migliorare la parità di genere nelle arti. Anche il Film Institute svedese ha prescritto che le sovvenzioni ai film devono essere distribuite equamente tra uomini e donne e ci sono quote per le donne nella produzione cinematografica. Nel Regno Unito, invece solo il 6 per cento dei registi e il 12 per cento di sceneggiatori sono donne.
Per quanto riguarda le top manager, a guidare la classifica internazionale è la Thailandia, dove il 45 per cento di chi occupa posizioni apicali è donna. Più difficile, invece, per una giapponese fare carriera: nel Paese del Sol levante solo l’8 per cento delle posizioni dirigenziali è ‘rosa’. Le donne in Giappone però hanno dalla loro la migliore aspettativa di vita mondiale (87 anni), sette anni in più degli uomini.
Deve puntare decisamente sull’esotico, anche chi voglia fare la giornalista: secondo l’Independent, infatti i Caraibi sono la regione del mondo con la più alta percentuale di notizie tv, stampa e radio segnalati dalle donne (45 per cento). La peggiore regione è l’Africa, con il 30 per cento delle storie riportate da donne. L’Europa si attesta al 35 per cento.
E se si guarda alla partecipazione alla forza lavoro, a sorpresa, vince il Burundi: il Paese dell’Africa sub-sahariana è al primo posto ed è l’unico paese dove il tasso di partecipazione delle donne alla forza lavoro (92 per cento) è superiore a quello degli uomini (88 per cento). Il peggior paese è il Pakistan, dove gli uomini della forza lavoro sono quattro volte di più delle donne.
Il Lussemburgo condivide il primo posto con la Norvegia per la stima del reddito guadagnato da donne, mentre il Qatar è il posto migliore per una donna per andare all’università: per ogni uomo iscritto ci sono ben 6 donne. Se si vuol fare la tassista, meglio preferire l’India dove esistono corsi di formazione per il servizio radio-taxi gestito solo da donne, e meglio evitare l’Arabia Saudita, l’unico paese al mondo a vietare alle donne di guidare.
Infine, se si pensa di cambiare spesso coniuge, l’isola di Guam (Micronesia) è il posto giusto: ha il più alto tasso di divorzi nel mondo, mentre il Guatemala il più basso.
Fonte: Adnkronos