Donne e politica: dimmi che borsa porti (e come) e ti dirò chi sei
9 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Dimmi che borsa porti e ti dirò chi sei. Se poi si tratta delle borse delle donne della politica italiana la questione, visti i tempi, si fa ancora più interessante.
Dalle donne politiche del Pdl a quelle del Pd, nessuna (per vezzo o per necessità) rinuncia alla borsa. Da Daniela Santanchè a Anna Finocchiaro, passando per la (sempre-un-must) Nicole Minetti, senza dimenticare Laura Puppato, Mara Carfagna, e così via, il modo in cui il “governo in rosa” porta la borsa ci può dire molto.
Almeno secondo quanto rivela Patty Wood, esperta di body language che in un articolo spiega che “le varie modalità d’indossare l’accessorio rivelano una precisa personalità”.
Secondo l’esperta tenere la borsa nell’incavo del braccio, per esempio, vuol dire “Indossare la borsa come se fosse un segno distintivo o un premio. Provare un senso di superiorità”.
Fanno sicuramente parte di questa categoria tre delle donne più conosciute del Pdl: Nicole Minetti, Daniela Santanché e Mariastella Gelmini. Le stesse, sembrano nutrire un’altra passione comune: quella per le borse griffate. Nicole Minetti ha spesso mostrato la sua borsa Hermes in pelle di struzzo, ma non è l’unica borsa di lusso che possiede. In altre foto è stata infatti vista con un’altra borsa “d’elite”, la Celine, celebre griffe francese di lusso. In una delle foto che la ritraggono con la Celine, indossa anche una elegantissima e molto chic t-shirt con su scritto “Carpe That Fucking Diem“, di cui ognuno può cercare la traduzione in italiano (se necessario), sul web.
Mariastella Gelmini è stata invece vista sfoggiare una elegante borsa nera con il noto logo Prada, in una occasione, e con una bianca quanto lussuosissima borsa griffata Salvatore Ferragamo in un’altra. Poi, ancora, con una borsa in pelle nera firmata Balenciaga, nota griffe spagnola di lusso. Nelle foto in cui ha la borsa di Prada, la porta a mano e dunque, secondo Patty Wood, rientra “nella categoria Ventiquattrore”, ovvero “la donna d’affari, che ignora la cinghia lunga della borsa, preferendo impugnarla per la maniglia. “Va veloce e ha molto peso. Non le interessa tanto il suo aspetto, quanto dove deve andare”.
Anche Daniela Santanché non rinuncia alle borse di lusso: a quanto sembra anche la sua griffe preferita è francese, sfoggiando spesso vari modelli di borse firmate Hermes.
Tra le donne della politica che invece amano portare la borsa a tracolla c’è invece Debora Serracchiani, del Pd. Secondo l’esperta, chi porta la borsa a tracolla “nasconde di proposito la propria silhouette. E’ molto amata dalle più giovani”.
Infine, fanno parte della categoria “Carrie di Sex And The City” le donne politiche del Pd Rosy Bindi, Anna Finocchiaro (che ama anche abbinare la borsa alle scarpe), Laura Puppato e Barbara Pollastrini, mentre del Pdl Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo. Secondo l’esperta, fanno parte di questa categoria le donne che portano la borsa “appesa ad una spalla e tenuta stretta sotto il braccio, con la mano spesso sui manici. È caratteristica delle cittadine metropolitane: hanno paura di essere scippate e non abbassano la guardia”.