Egitto, bacio in strada per protesta: foto vs divieti islamici
16 Settembre 2013 - di Claudia Montanari
IL CAIRO (EGITTO) – Due ragazzi che si baciano in pubblico. Un bacio nemmeno tanto passionale: un braccio intorno al collo e una ragazza coperta con uno hijab. La foto pubblicata su Facebook dall’attivista Ahmed El Gohary, in Egitto ha procurato polemiche, indignazioni e rabbia. E speranza. Per alcuni un’immagine oscena, per altri, invece, rivoluzionaria. Per accompagnare l’immagine su Facebook, l’attivista ha ha scelto il testo della canzone ”On the street” dell’artista indipendente Youssra El Hawary: ”C’è chi si maledice nelle strade, chi si uccide nelle strade. Chi dorme per terra nelle strade, chi vende il suo onore nelle strade. Ma sarebbe uno scandalo se un giorno dimenticassimo e ci baciassimo in strada”.
Quella che per noi può sembrare una scena all’ordine del giorno, in Egitto non lo è: le manifestazioni di affetto in pubblico non sono viste di buon occhio lì, dove la legge può arrivare a punire chi si bacia in strada.
Scrive Viviana Mazza su Il Corriere della Sera:
“In Egitto ci sono leggi sulla pubblica decenza contro questo genere di effusioni, anche se non sempre vengono applicate. «Ma potevano essere picchiati, e la ragazza poteva subire molestie sessuali», spiega al Corriere Ghada Abdel Aal, autrice del bestseller Che il velo sia da sposa (Epoché). «La cosa assurda è che, quando le donne subiscono molestie, nessuno interviene, ma se una coppia si bacia, allora è scandaloso». A risultare ancora più scandaloso è il fatto che la ragazza sia velata, perché «il velo si accompagna all’immagine di una donna modesta che non cerca di attirare l’attenzione degli uomini ». «Anche questa foto è un’icona di un’era, ma credo che sia ancora più rivoluzionaria di quelle occidentali», commenta Mansoura Ez Eldin, autrice del romanzo Oltre il Paradiso (Piemme). «È un bacio tra due ragazzi che sono stufi di tutte le restrizioni ed esprimono il proprio amore in pubblico. Dimostra che la gioventù della rivoluzione è diversa. E che il velo oggi può indicare molte cose: classe sociale, consuetudine, obbligo della famiglia. Non per forza una ragazza con lo hijab è conservatrice: e un giorno potrebbe trovare il coraggio di toglierlo»”