Essere single dopo i 30 anni? Forse è meglio. Ecco perché
4 Giugno 2014 - di Claudia Montanari
ROMA – Chi dice che dopo i trent’anni se non si è accoppiate si rischia di restare zitelle a vita, è rimasto legato a vecchi stereotipi, oppure non ha avuto modo di sperimentare le gioie della vita da single delle trentenni, che spesso è molto più soddisfacente e ricca di quella di donne già accasate e magari pure con figli.
Ma quali sono i vantaggi dell’essere single dopo i 30 anni? Ce ne sono davvero?
Spesso siamo noi stesse che ci condizioniamo, ci chiudiamo in casa e iniziamo a pensare che, se non troveremo un compagno nel giro di qualche mese, la nostra vista sarà un disastro; se invece ci diamo la possibilità di vivere la nostra “solitudine” cogliendone gli aspetti migliori, allora forse scopriremo un mondo fatto di molti stimoli e soddisfazioni; vediamone alcuni:
– Si dorme di più e meglio. Quando si è in coppia, per non parlare poi di quando si hanno figli, dormire spesso diventa un lusso; bisogna infatti adattarsi ai ritmi del partner e spesso il letto diventa un vero e proprio campo di battaglia, fra gomiti che si urtano e sveglie che suonano ad orari diversi… Vogliamo mettere invece la bellezza di potersi rotolare in Santa pace da sole in un bel lettone? Sembra una sciocchezza, eppure la qualità del sonno condiziona molto la vita.
– Si possono coltivare di più le amicizie. È ovvio che, quando si è single, gli amici diventano ancora più importanti, mentre quando si è “accasate” si tende a trascurarli, anche solo per motivi di tempo. Essere single quindi, in un’età adulta e matura, permette di approfondire le amicizie e di coltivare dei rapporti che possono davvero diventare un punto di riferimento sicuro e sincero per la vita.
– Si può avere una vita sessuale più soddisfacente. Non è affatto detto che essere in coppia corrisponda necessariamente all’avere una vita sessuale molto attiva ed intrigante; spesso è vero proprio il contrario. Se si è single invece, e abbastanza mature da sapere ormai cosa ci fa star bene e cosa no, si possono fare incontri decisamente più adatti alle nostre esigenze, e il tutto può verificarsi in un clima di maggior rilassatezza e libertà.
– Ci si prende più cura di se stessi. Quando non si ha un compagno a cui badare, o da accompagnare di qua e di là, si ha molto più tempo per dedicarsi alla propria cura e ai propri interessi; questo si traduce inevitabilmente in uno stile di vita spesso più sano e ad un arricchimento della propria persona.
– Si diventa più forti. Essere sole, dover affrontare in maniera indipendente gioie e dolori ci permette di sviluppare una maggiore forza emotiva e una migliore capacità di adattamento alle varie circostanze della vita; chi è in coppia invece, si abitua talmente tanto a dividere impegni e responsabilità, da non essere poi capace di fronteggiare un problema da solo.
Questi aspetti vantaggiosi dell’essere single in età adulta naturalmente non significano necessariamente che, quando l’amore bussa, non vale aprirgli la porta, anzi, ma sono degli stimoli interessanti da tenere presente per non sentirsi le Bridget Jones della situazione e per imparare definitivamente che le cose sono diverse a seconda del punto di vista dalle quale le si guarda!