Femen

Femen: Der Spiegel racconta le donne che protestano in topless

29 Aprile 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Negli ultimi tempi si è sentito molto parlare di loro. Le Femen occupano spesso le pagine dei giornali per la loro caratteristica attività di protesta, che consiste nel manifestare in topless contro il turismo sessuale, il sessismo e altre discriminazioni sociali.

Der Spieger ha deciso di volerne sapere di più ed è andato nel cuore della sede tedesca delle Femen per capire tutti i meccanismi di questa nuova ma ormai consolidata forma di protesta, fatta appunto da topless provocatori e scritte sul corpo.

Come si legge sul quotidiano Spiegel, la protesta delle Femen non è mai casuale. Dietro alle loro manifestazioni apparentemente sempre uguali, vi è un duro lavoro non solo progettuale della protesta, ma anche fisico. Il giornale tedesco le trova infatti impegnate in un allenamento di pugilato.

Si legge su Giornalettismo: “Le ragazze indossano le magliette con il logo Femen, ovvero i due cerchi che simboleggiano il seno: le t-shirt sono le stesse che si possono reperire sul loro sito a 25 dollari, a testimonianza dell’amore per il loro operato. Ci sono anche tazze, cappelli e chi più ne ha più ne metta, ma tralasciando l’area marketing occorre dire che le Femen lottano affinché tutti abbiano pari diritti civili e magari una felpa, con il loro logo, per ripararsi dal freddo di chi ostacola la libertà dell’individuo”.

Insomma, il loro “topless” in mondovisione è solo la punta dell’iceberg di un movimento che vuole dire molto.

L’allenamento di pugilato è un momento importante per le Femen. Irina Khanova spiega: “Dobbiamo essere in grado di sfuggire in fretta dal personale di sicurezza”.

Ma perché la scelta della nudità? Il quotidiano tedesco spiega che questa serve a “eliminare il patriarcato, il razzismo, l’antisemitismo e a portare l’uguaglianza”.

Ormai le Femen sono molto “conosciute” per le loro azioni di protesta. Si legge su Giornalettismo come “si sono fatte vive per protestare davanti la moschea di Wilmersdorf, arrampicandosi sul recinto e urlando slogan e sventolato cartelli davanti ai flash dei fotografi, poi le abbiamo viste denudarsi davanti a Putin alla fiera internazionale di Hannover: insomma, sembra proprio che iniziano a muovere le tette – pardon – i primi passi anche nel paese della Merkel“.

 

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