Femminicidi in Italia, già 78 da inizio anno: il report del Viminale
5 Settembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Dall’inizio del 2023 a oggi sono già 78 i femminicidi consumati in Italia, aggiungendo al numero quello dell’infermiera uccisa ieri nell’androne di un palazzo a Roma. E’ quanto evidenzia il nuovo report sugli omicidi volontari e la violenza di genere pubblicato dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale. Secondo i nuovi dati, aggiornati al 3 settembre, sono stati registrati 225 omicidi, con 77 vittime donne, di cui 61 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 38 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando gli omicidi commessi erano 215, si tratta di un aumento del 5%.
In calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 81 diventano 77 (-5%). Per quanto riguarda i delitti commessi in ambito familiare/affettivo si evidenzia un aumento nell’andamento generale, passando da 96 a 98 (+2%). Fa registrare un decremento, invece, il numero delle vittime donne, che da 71 scendono a 61 (-14%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2022, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 46 diventano 42 (-9%), e quello delle relative vittime donne, le quali da 43 passano a 38 (-12%). Infine, nel periodo 28 agosto-3 settembre di quest’anno risultano essere stati commessi 7 omicidi, di cui 1 con vittima di genere femminile.
L’ultimo dei femminicidi a Roma
“È stata uccisa una donna, ancora una volta. Questa donna era una nostra infermiera, lavorava all’ospedale San Filippo Neri. Era parte integrante della nostra comunità ed è doveroso che tutta la Asl Roma 1 si unisca simbolicamente nel cordoglio – insieme al commissario Quintavalle e alla Direzione Aziendale – e nella espressione di ferma condanna della violenza, in ogni sua forma”. E’ quanto scrive sul profilo Facebook l’ospedale dove lavorava Rossella Nappini.
“Un femminicidio – prosegue il post – non è mai solo un episodio di cronaca. Per questo non dobbiamo mai cedere alla banalizzazione di un simile dramma ma restare vicini a questa famiglia e a quella di tutte le vittime. Non esistono motivazioni reali per simili gesti, si tratta di una barbarie che dovrebbe farci riflettere e vergognare tutti”. FONTE ANSA.