PARIGI – In Francia è “vietato bocciare”. Costa troppo ed è inutile ai fini pedagogici. Così il governo socialista di Jean Marc Ayrault e del presidente Francois Hollande ha deciso che la decisione di far ripetere l’anno scolastico agli alunni dovrà essere un caso eccezionale.
Il primo articolo della riforma della scuola, che contiene l’invito a bocciare il meno possibile, è stato applaudito dal ministro dell’Educazione nazionale, Vincent Peillon.
In Francia in media viene bocciato uno studente su tre, contro una media mondiale di uno studente su sette. Secondo una ricerca il 57% degli studenti francesi ha ripetuto almeno una volta un anno scolastico.
Ma tutte queste bocciature costano: solo nel 2009 sarebbero stati spesi per questo motivo due miliardi di euro. Hollande punta a tagliare le spese “inutili”, visto che il settore scolastico è uno dei pochi in cui non sono previsti tagli. Al contrario: dei 60mila nuovi posti di lavoro promessi da Hollande, ben 54mila saranno proprio nella scuola.
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