Germania, fanno un figlio con un’idea fissa: stuprarlo. Genitori condannati
18 Marzo 2014 - di Claudia Montanari
ESSEN – Mettere al mondo un figlio per un unico scopo: abusare di lui. La storia agghiacciante ci arriva dalla Germania e la riporta la Bild.
L’atto è così crudele che è “al di fuori della portata della nostra immaginazione”: queste sono le parole utilizzate dal procuratore per descrivere il piano agghiacciante ideato da una coppia tedesca, Melanie R., 26 anni, e Benjamin P., 27 anni, accusata di aver messo al mondo un figlio con il solo ed unico scopo di stuprarlo.
Lunedì scorso in Germania vi è stata la sentenza contro i genitori “horror”: a Melanie sono stati dati 5 anni di carcere mentre Benjamin dovrà scontarne 8.
Il processo era cominciato all’inizio di febbraio, l’accusa per loro era di abusi sessuali contro un minore.
LA VICENDA – Benjamin non è nuovo di queste agghiaccianti perversioni. Come riporta la Bild, sembra che nel 1999 l’uomo sia stato sbattuto fuori di casa dai genitori per aver abusato della sorellina, 10 anni più piccola di lui. Sempre secondo quanto riporta il giornale tedesco Benjamin sarebbe da sempre attratto da giochi sadomaso e violenti.
Alla fine del 2009 ha conosciuto online Melanie e poco dopo le ha rivelato quali fossero i suoi desideri sessuali e che a lui piacevano i bambini molto piccoli.
Nel 2010 Benjamin e Melanie si incontrano e si fidanzano. La ventiseienne, secondo l’accusa, avrebbe proposto all’uomo di abusare di Niklas, il suo bambino di 10 mesi, ma l’uomo era in cerca di un bimbo ancora più piccolo. Il procuratore Gabriel Waist ha dichiarato:
“Nell’estate del 2010, all’imputata è venuta l’idea di fare un figlio con Benjamin, cosicché potesse avere una vittima dell’età che desiderava”
Nel giugno 2011, Melanie R. mette al mondo Oliver Erik. Il procuratore ha spiegato:
“Nel luglio 2011, andò a casa dell’imputato con il bambino che aveva cinque settimane. Benjamin P. abusò di lui, fotografando il tutto e poi inviò il materiale ad un’altra sua partner sessuale per impressionarla”
Il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a dieci anni per Benjamin P., richiesta che non è stata accolta.
Il bambino ora è in un centro di accoglienza giovanile di Mönchengladbach.