Giappone, gioco d’azzardo in crisi: lo Stato punta tutto sul pubblico femminile
6 Ottobre 2014 - di Silvia_Di_Pasquale
TOKYO (GIAPPONE) – Gioco d’azzardo in crisi in Giappone: questo è il motivo per cui lo Stato ha deciso di puntare tutto sulla clientela femminile, soprattutto per quanto riguarda il “pachinko” (le slot nipponiche). Le 12mila sale presenti nel Paese verranno attrezzate per rispondere alle esigenze delle giocatrici pronte a spendere i loro soldi tra rulette e flipper. Si punterà su sale riservate, tappezzeria, candelieri, specchi e servizi nuovi e innovativi.
Come scrive Edoardo Vigna su Sette:
“In un Paese schiantato dalla sconfitta, ma desideroso di risorgere, le sale avevano aperto a catena, finendo- c’è da stupirsi? è sempre così..- nelle mani delle potenti famiglie della Yakuza, la mafia giapponese. Negli anni 90, al massimo del successo, decine di migliaia di sale fumose attiravano 30 milioni di giocatori l’anno, per lo più di mezza età. Poi però, le mille luci del pachinko hanno cominciato ad appannarsi. L’anno scorso i giocatori erano ridotti a un terzo, una decina di milioni, anche se il bottino rimasto nelle casse del banco era tutto sommato ricco: 180 miliardi di dollari. Così le 12mila sale residue hanno deciso di cambiare, per sopravvivere, puntando sulla clientela femminile”.