Grecia, il caso di Maria, l’angelo biondo adottato da genitori rom
22 Ottobre 2013 - di Matthew Di Loreto
ATENE (GRECIA) – Maria, una bambina di cinque o sei anni definita l’angelo biondo, è al centro di un caso internazionale. Trovata in un campo nomadi a Farsala, in Grecia, la settimana scorsa durante un raid della polizia, il caso della bambina bionda con gli occhi verdi è diventato subito di rilevanza internazionale. Un rapido esame del DNA ha dimostrato che la bambina non è la figlia legittima della coppia rom.
Identificati dalla stampa greca come Christos Salis e Elfetheria Dimopoulou, i genitori adottivi di Maria, hanno detto ai giudici che la piccola gli è stata affidata in maniera del tutto legale dopo la sua nascita. Tuttavia, sono molte le discrepanze nel caso. Stando a quanto riporta la BBC, i genitori adottivi della piccola Maria sono stati trovati in possesso di documenti falsi. In uno di questi si legge che la madre adottiva ha dato alla luce sei bambini in appena dieci mesi.
Inoltre, ogni volta che ai due genitori rom è stato domandato come sono riusciti a ottenere l’affidamento di Maria, le risposte sono sempre state diverse. Per adesso, la versione ufficiale, è quella del legale dei due genitori rom, il quale ha detto che Maria gli è stata data in affidamento: “I miei clienti affermano di non aver mai rapito la bambina, ma ammettono di averla adottata in una maniera non del tutto trasparente.”
Intanto, l’inchiesta su chi sia questo piccolo ‘angelo biondo’ si allarga e il sindaco di Atene ha annunciato oggi che la responsabile dell’ufficio dell’anagrafe del comune, la sua vice e altri due impiegati sono stati licenziati. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Giorgos Kaminis ha maturato questa decisione dopo aver effettuato accertamenti sui certificati di nascita dei bambini nati ad Atene tra il 2008 e il 2013.
Si è infatti constatato che le dichiarazioni di nascita di bambini rimaste arretrate sono inspiegabilmente aumentate negli ultimi tre anni. Le dichiarazioni nel 2011 erano 50, ma sono diventate 200 nel 2012 e 400 da gennaio di quest’anno e tutte riguardano una zona della capitale dove vivono molti rom.
La piccola Maria ha attirato le attenzioni dei media di tutto il mondo e l’associazione a cui è stata data in affidamento dal momento del sequestro ha ricevuto circa 10,000 telefonate da tutto il mondo. Al momento non si sa quale sia la vera identità della piccola, ma le prime ipotesi ha portato gli agenti greci a chiedere aiuto anche ad altri paesi dell’unione europea. La polizia greca pensa che Maria possa essere originaria del nord Europa.