La Royal “snobbata” da Hollande, non ci sta e dichiara in tv: “Esigo solo rispetto”
25 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari
PARIGI- Sembra quasi una puntata di “Beautiful”, e invece si tratta di realtà. Di quella politica, tra l’altro. E non la politica italiana di cui, forse, siamo un po’ abituati a sentirne parlare, ma di quella francese; quella che ama essere definita “tutta d’un pezzo”. Ma forse tutto d’un pezzo proprio non è. Di certo, adesso i pezzi sono divisi. Ora che Sègolène Royal ha parlato, delusa e disgustata, dell’ex compagno e candidato socialista all’Eliseo dichiarando un lapidario: “Non mi rispetta”.
Insomma, con una buona dose di rabbia la Royal si presenta davanti a radio e tv per raccontare il suo disprezzo e, in fondo, tutti i torti non ce li ha: l’hanno eliminata dalla storia politica del partito e, ancora più umiliata, pure da quella personale del candidato, padre, tra l’altro, dei suoi quattro bambini. Che, dal canto suo, l’ha deliberatamente “snobbata” nel discorso di domenica scorsa tanto importante, prima tappa di una corsa che potrebbe portarlo all’Eliseo.
Ma, si sa, quando sei una donna in carriera l’orgoglio professionale supera anche quello personale, ed ecco che la rabbia trabocca quando Hollande “sferra” l’ultimo colpo finale, mostrando a 20.000 anime un filmato in cui l’apparizione della Royal è solo un fugace accenno alla sua candidatura nel 2007 ed un ancora più breve richiamo al loro legame sentimentale.
Così si fa, una cancellata di qua, un depennamento di là, e la Royal non c’è più. Lei, che aveva avuto un formidabile impatto nella storia del partito, lei che nell'(ormai) lontano 2002 era stata cruciale per dare nuove speranze alla sinistra con i suoi 17 milioni di voti e quasi un 47% al ballottaggio.
Sul quotidianlo “La Repubblica” si legge: “Non è mai una buona cosa saltare dei periodi politica. Molta gente presente in sala domenica era triste. Non si tratta di me sola, è tutta una storia, e io chiedo semplicemente il rispetto di una storia”. E, ancora, la Royal, letteralmente trabocca: “La storia non si ferma nel 2002 come faceva vedere il film mostrato al comizio. No. Dopo il 2002 c’è stato il 2007, c’ è stata per la prima volta una donna al secondo turno delle presidenziali e questa donna era socialista”
E forse Hollande, che conosce (ed ha condiviso il tetto) da 30 anni Segolene, sa bene quanto questa donna arrabbiata possa essere pericolosa. Tanto che domenica scorsa ha dichiarato: “Ha ragione, c’è stata una mancanza di vigilanza nel partito”, mentre comunica che la Royal sarà ancora protagonista di comizi comuni nel partito. Tutto, mentre porta in primo piano la giornalista Valèrie Massonneau (divorziata Trierweiler).