Morto Hugo Chavez, il “Presidente eterno”: Venezuela è in lacrime
6 Marzo 2013 - di Claudia Montanari
CARACAS – Venezuela in lutto. È morto all’età di 58 anni il presidente del Venezuela Hugo Chavez, a seguito di una dura battaglia contro il cancro durata quasi due anni.
Paese in lacrime dopo aver ricevuto la notizia, annunciata dal vicepresidente Nicolas Maduro, l’uomo che lo stesso Chavez aveva designato come suo successore prima di partire per Cuba, dove era stato operato l’11 dicembre.
Il leader bolivarista verrà sepolto venerdì e nel Paese è stato proclamato un lutto di sette giorni. Il popolo venezuelano è sceso in lacrime nelle piazze. L’esercito è schierato nelle strade per garantire l’ordine. Secondo la Costituzione dopo la morte di un presidente vanno convocate nuove elezioni entro un mese.
“Condoglianze” per Chavez sono state espresse in un messaggio dell’opposizione. “Siamo stati rivali elettorali ma non nemici. Comprendiamo il dolore della sua famiglia e dei suoi sostenitori”, ha dichiarato Henrique Capriles, il candidato unico dell’alleanza di opposizione della Mesa de Unidad che lo scorso ottobre fu sconfitto da Chavez alle presidenziali.
Il governo cubano ha proclamato due giorni di lutto per la morte del presidente venezuelano. Le trasmissioni televisive si sono interrotte per la dare l’annuncio della scomparsa di Chavez, definito “un vero figlio” dall’ex presidente cubano Fidel Castro e “un amico stretto” dal suo successore Raul Castro. “Chavez è anche cubano”, si legge in una nota diffusa dal governo dell’Avana.
Il defunto presidente venezuelano si era operato quattro volte a Cuba, dopo la scoperta di un tumore a metà del 2011. L’ultima operazione risale all’11 dicembre. Chavez era poi tornato in patria l’8 febbraio. I rapporti fra il Venezuela di Chavez e Cuba erano molto stretti. Chavez considerava Fidel Castro il suo mentore, e Caracas fornisce all’Avana circa 100mila barili di greggio al giorno a prezzi di favore in cambio dell’invio di medici e insegnanti cubani in Venezuela.
In un messaggio diffuso dopo la morte di Chavez, il presidente americano Barack Obama ha dichiarato il suo interesse “allo sviluppo di rapporti costruttivi” con Caracas.
“Nel momento difficile della morte del presidente Hugo Chavez, gli Stati Uniti ribadiscono il sostegno al popolo venezuelano e l’interesse a sviluppare una relazione costruttiva con il governo del Venezuela”- ha affermato Obama nel suo messaggio- “mentre il Venezuela inizia un nuovo capitolo della sua storia, gli Stati Uniti rimangono impegnati per politiche che promuovano i principi democratici, il rispetto della legge e dei diritti umani”.
Le parole di Obama giungono dopo che ieri, poco prima dell’annuncio della morte di Chavez, il governo venezuelano ha deciso l’espulsione di due addetti militari statunitensi, accusati di aver tentato di approfittare della malattia del presidente per “cospirare” contro le istituzioni del Paese, cosa “che viola le convenzioni internazionali” in materia di diplomazia. Il vicepresidente Nicolas Maduro aveva anche parlato ieri di un “attacco scientifico” dietro la malattia di Chavez, “come è successo con Yasser Arafat”.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto ”rattristato” per la morte del presidente. Chavez, ha detto, si è battuto ”per le sfide e le aspirazioni dei venezuelani più vulnerabili”.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha definito Chavez “un leader straordinario”. “E’ stato un uomo forte e straordinario che puntava al futuro ed esigeva il massimo da se stesso”, ha scritto Putin in un messaggio indirizzato a Maduro.
Per il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ”Chavez è stato il simbolo della resistenza contro l’imperialismo e un martire per il bene della Nazione venezuelana”.
Fonte: Adnkronos