ROMA – Buone notizie per l’economia, almeno per le donne: le imprese a conduzione femminile hanno visto crescere i propri affari dell’1,6% rispetto al 2012. Una tendenza che va di pari passo con la creazione di nuove aziende al femminile: nei primi sei mesi del 2013 ne sono nate 61mila nuove, quasi 4mila più dello stesso periodo del 2012. Delle nuove imprese una su dieci è aperta da una straniera.
I dati arrivano dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese e Istat. Ma le notizie positive valgono per tutta Italia: se la Lombardia, con 172.485 imprese femminili, è in cima alla classifica (con un +3% nel giro d’affari), si segnalano anche le imprenditrici del Lazio (quasi 120 mila, +2,9%), del Veneto (quasi 100.000, +2,7%) e della Puglia (82.700, +2,1%).
Un contributo alla ripresa arriva anche dalle imprenditrici straniere: nel secondo trimestre del 2013 sono loro l’8,1% del totale delle imprese femminili, (+4,6% rispetto all’anno precedente). Nei primi sei mesi dell’anno ci sono stati 431 nuove aziende gestite da straniere in più rispetto al primo semestre dello scorso anno.
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