India, stuprata dal branco per punizione: parlava con un estraneo
23 Gennaio 2014 - di Claudia Montanari
WEST BENGALA (INDIA) – Ennesimo drammatico episodio di violenza sessuale in India, dove una ragazza di 20 anni è stata stuprata da una decina di uomini come “punizione” a causa di una sua relazione con un ragazzo di un’altra comunità tribale.
Secondo quanto riportato dai media indiani, dopo aver sorpreso la ragazza in casa con un amico, i responsabili della comunità avrebbero sequestrato la coppia e si sarebbero riuniti per “punire” il disonore subito. Dopo essersi consultati hanno deciso una “multa” di 25mila rupie (circa 300 euro). In seguito al rifiuto dei due di pagare l’enorme cifra, il leader del villaggio ha ordinato lo stupro.
La donna è ora in ospedali in gravi condizioni ma ha avuto il coraggio di denunciare lo stupro e i violentatori sono stati arrestati.
La donna ha dichiarato di essere stata portata in un luogo isolato e violentata ripetutamente per ore da diversi uomini più anziani che fino al giorno prima erano i suoi “uncle” (“zii”), come i ragazzi chiamano in India le persone adulte del vicinato.
Una ennesima drammatica vicenda di violenza sessuale avvenuta nel piccolo villaggio rurale nel Birbhum, dove vige un (ridicolo) codice di condotta del consiglio degli “anziani”.
Dopo una notte di violenze, la ragazza è stata riportata dalla sua famiglia che però ha deciso di ribellarsi all’orrore. I genitori sono scappati dal villaggio e dopo averla portata all’ospedale sono andati a presentare denuncia al commissariato. La polizia ha finora arrestato 13 persone su indicazione della vittima.
Il West Bengala è stato di recente al centro dell’attenzione per la morte di un adolescente, stuprata due volte da un “branco” e poi bruciata viva, in un distretto a un’ora da Calcutta.