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Iran: Mahsa Ghorbani sarà la prima donna ad arbitrare una partita di calcio maschile

Per la prima volta nella storia, una donna arbitrerà una partita di calcio maschile in Iran. Si chiama Mahsa Ghorbani e sarà la prima donna ad entrare nella squadra arbitrale di una partita di calcio maschile nel paese. Questo avvenimento segna un importante passo avanti verso l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne, aprendo la strada a nuove opportunità e sfide nel panorama sportivo iraniano. Lo ha annunciato Khodadad Afsharian, capo del comitato arbitri della Lega calcio iraniana. Non solo: secondo l’agenzia Mehr, tra gli spettatori saranno ammesse anche le donne.

La decisione di includere Mahsa Ghorbani come assistente arbitro video (VAR) per il derby di Teheran tra Esteghlal e Persepolis rappresenta una rottura con la tradizione ultraconservatrice che ha a lungo limitato la partecipazione femminile agli eventi sportivi maschili. In un paese dove il clero ultraconservatore ha sostenuto il divieto di presenza delle donne negli stadi, questo passo audace è un segnale di cambiamento e apertura verso l’inclusione delle donne nel mondo dello sport.

Ghorbani, con la sua esperienza nell’arbitrare la Coppa d’Asia femminile AFC e la Coppa del Mondo femminile 2023, porta con sé non solo competenza e professionalità, ma anche un messaggio di ispirazione per le giovani donne iraniane. La sua partecipazione nella squadra arbitrale è un trionfo personale e un’affermazione del suo talento nel campo dell’arbitraggio.

Questo evento rappresenta anche una vittoria per l’attivismo e le pressioni costanti volte a portare cambiamenti positivi nella società iraniana. Negli ultimi anni, sono stati compiuti piccoli progressi grazie alle pressioni della FIFA e all’attivismo locale, consentendo a un numero limitato di donne di accedere agli eventi sportivi, seppur in tribune separate.

La decisione di ammettere anche le donne agli stadi durante il match di Teheran è un segno tangibile di cambiamento e apertura verso una maggiore inclusione. Questo passo avanti non solo rompe le barriere di genere nel mondo dello sport, ma contribuisce anche a cambiare percezioni e a sfidare gli stereotipi radicati nella cultura iraniana.

Claudia Montanari

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